Realizzato con Pan di Spagna (o, in mancanza, anche Torta Paradiso, Bocca di Dama, Mantovana… comunque una torta spugnosa) bagnato con un liquore che, nella tradizione fiorentina, è quasi sempre l’Alchermes, lo Zuccotto del Buontalenti è considerato il primo semifreddo della storia, o meglio, l’antenato dell’odierno semifreddo
****
DI ANDREA RICCHIUTI
Bernardo Buontalenti è stato un famoso architetto, pittore, scultore ed amante della cucina, perciò personaggio di spicco del Cinquecento fiorentino. Anche se non vi sono fonti certe, si fa risalire a lui l’invenzione del gelato presso la corte di Caterina de’ Medici e, per estensione, il suo nome è spesso associato ad un tipico dolce toscano, lo zuccotto. Quest’ultimo sembra che debba il nome alla sua particolare foggia, che prende grazie allo speciale stampo semisferico impiegato per la realizzazione e che, a sua volta, deriva dall’elmo che un tempo riparava sia il collo che la fronte, oppure dal cappello dei prelati. Inoltre la sua particolare forma richiama quella delle cupole delle chiese, da qui l’associazione con il Buontalenti fu semplice; inoltre era servito freddo e la sua farcia era simile ad un gelato.
Nel Cinquecento era usanza, presso le famiglie nobili di re e regine, serbare la nave ed il ghiaccio raccolti in inverno, per i periodi di calura estivi, in can tine appositamente scavate. Il ghiaccio raccolto veniva poi impiegato per raffreddare e conservare le preparazioni di cucina, dal momento che ancora non esistevano né frigoriferi né congelatori.
A Firenze, per esempio, nel parco delle Cascine è ancora presente una piramide rinascimentale che aveva proprio lo scopo di fungere da “freezer”, cioè come luogo di conservazione del ghiaccio. Sembra che Caterina de’ Medici, una volta sposata avesse fatto istruire ed apprendere l’arte dei gelati anche ai cuochi francesi e da quel momento il gelato si diffuse poi nelle altre corti europee.
Nel secolo successivo fu sempre un fiorentino, Procopio Coltelli, a inventare una macchina per “mantecati”, cioè per i gelati che, con ulteriori modifiche, nel tempo, sarebbe diventata la moderna sorbettiera. Il Coltelli aprì nel 1660, a Parigi, il “Café Procopée” i cui gelati divennero famosi in tutta la Francia.
Lo zuccotto può, a buon titolo, vantarsi di essere il primo semifreddo della storia, o meglio, l’antenato dell’odierno semifreddo! Un tempo, con questo termine, si indicava un qualsiasi dolce servito gelato (e non ghiacciato), solido ma non congelato, proprio come l’interno dello zuccotto…
Se vuoi leggere l’articolo completo, lo trovi pubblicato sul numero di maggio 2024 di Maremma Magazine (alle pagine 134-135), disponibile in edicola, su abbonamento e in versione digitale. Acquista la tua copia on line! Clicca QUI