Bella novità per la cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano. La storica cooperativa ha da poco dato alla luce un nuovo vino. Si tratta del Maremma Toscana Doc Ansonica, antico vitigno diffuso nella zona della Costa d’Argento e dell’Isola del Giglio e più in generale sulla Toscana costiera, oggi sempre più apprezzato
****
Nella cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano c’è un nuovo nato. È il Maremma Toscana Doc Ansonica, un vino nato dal recupero di un antico vitigno un tempo molto diffuso sulla bassa collina maremmana e in generale sulla Toscana costiera, che dopo una fase in cui è stato trascurato sta vivendo oggi una nuova attenzione. Come per altri progetti della cantina, nata a Scansano nel 1972, si tratta dunque del recupero di una vecchia tradizione, sempre nel segno della valorizzazione del territorio…
Le origini
Ma quali sono le origini dell’Ansonica? Molto probabilmente questo vitigno ha avuto origine in Grecia o in Medio Oriente. Fu poi dalla Sicilia che arrivò all’Isola d’Elba verso la fine del 1500. Da lì si diffuse poi nelle altre isole dell’arcipelago toscano, in particolare all’Isola del Giglio, e in seguito su tutta la costa maremmana.
“Negli anni raggiunse una grande popolarità – spiega Sergio Bucci –, tant’è che all’inizio del Novecento arrivò a occupare circa 800 ettari di superficie tra Monte Argentario (500 Ha), agro di Orbetello (200 Ha) e Isola del Giglio (100 Ha)”. Un’importanza notevole per quest’uva che non a caso dai porti dell’Argentario e del Giglio veniva venduta sui mercati di Roma, Livorno, Genova, e in annate favorevoli raggiungeva anche le piazze svizzere e tedesche.
Nel tempo, le vigne di Ansonica sono state abbandonate o sostituite con altre varietà, principalmente a bacca rossa, e oggi sono rimasti solo piccoli appezzamenti coltivati con
questo vitigno. Alcuni di questi vigneti sono di proprietà dei soci della Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano. Sono vigneti più vicini alla costa, a un’altitudine di circa 90 metri sul livello del mare, su terreni arenareo-limosi. La proposta di un vino a base Ansonica nasce dalla volontà di riportare alla luce la storia e le caratteristiche di questo vitigno, usualmente vinificato in contatto con le bucce, resistente ai climi salsi e siccitosi e in grado di dare luogo a vini corposi e longevi. Anche in questo caso si è recuperato il procedimento della macerazione delle bucce.
La degustazione
L’Ansonica è un bianco secco, dal colore giallo paglierino intenso, arricchito da caldi riflessi dorati. Al naso si evidenziano i sentori di ginestra e di agrumi, con note aromatiche di macchia mediterranea.
All’assaggio è asciutto, morbido, ma dotato di una piacevole freschezza, di sapidità e di una lunga persistenza fruttata. Come vino che nasce in prossimità del mare si sposa perfettamente con le pietanze di pesce, sia primi piatti che secondi, ma grazie alla sua struttura e freschezza si può abbinare anche con carni bianche o formaggi freschi e semistagionati.
Info: www.vignaiolidiscansano.it