Proprio così. Con l’arrivo dell’autunno cambiano le abitudini alimentari ed ai cibi freschi, alle insalatone, ai carpacci e quant’altro si preferiscono portate più calde come, ad esempio, le zuppe e le minestre. Ed è proprio una minestra, in questo caso a base di funghi e riso, la ricetta di questo mese di ottobre che ci introduce verso la stagione dei primi freddi e delle foglie che cadono…
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DI ANDREA RICCHIUTI
Cambiando la stagione si modificano anche le abitudini in cucina: nuovi alimenti si rendono disponibili mentre altri salutano lentamente gli ultimi sprazzi di un’estate ormai agli sgoccioli e così, con l’arrivo di giornate sempre più fresche e con meno luce, lo stomaco si ristora con zuppe, minestre e cibi caldi.
Le zuppe sono caratterizzate dalla presenza di pane, in genere a fette, nel piatto che si bagna con il brodo caldo (che, a seconda della ricetta, prevede anche altri ingredienti), mentre le minestre sono costituite solo da brodo, senza il pane, con l’aggiunta eventuale di vegetali a pezzetti, riso, pasta o legumi, servite senza pane. Le minestre possono essere più o meno dense e si servono nei piatti fondi. Un tempo, nelle famiglie toscane, per insaporire le minestre veniva utilizzato l’osso del prosciutto chiamato “conditoio”; questo non sempre era disponibile, così la solidarietà gastronomica faceva viaggiare questo osso da famiglia a famiglia per dar sapore ai piatti preparati.
Nella ricetta di questo mese sono presenti tutti ingredienti di tradizione ed i protagonisti sono i funghi ed il riso…