Turismo, estate 2020 sorprendente per la Maremma

Turismo, estate 2020 sorprendente per la Maremma

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L'EDITORIALE DEL NR. 7 DI SETTEMBRE 2020
DEL DIRETTORE CELESTINO SELLAROLI

Nell’Editoriale di giugno e in alcuni servizi in esso contenuti ci interrogavamo su quale potesse essere l’impatto del Coronavirus sulla stagione turistica estiva 2020. Oggi possiamo cominciare a tracciare i primi bilanci. In attesa dei dati ufficiali che arriveranno più avanti, l’unica strada percorribile per inquadrare il discorso è quella di sentire alcuni operatori del settore ed affidarsi all’esperienza diretta, alla metrica empirica degli occhi che osservano la realtà, i luoghi che si frequentano ed i fenomeni che ci circondano.
E allora che estate è stata, questa appena trascorsa, per la Maremma? Diciamo subito che, a detta di tutti, l’estate 2020 si è rivelata, dal punto di vista turistico, sorprendente. Nessuno, a fine maggio o inizio giugno, si sarebbe mai aspettato una stagione del genere. I dubbi, le incertezze, le paure, le preoccupazioni vissute nell’immediato post lockdown con l’andare dei giorni e delle settimane hanno lasciato spazio a sentimenti e stati d’animo ben diversi, anzi diametralmente opposti.
Di sicuro, quella che abbiamo vissuto quest’anno è stata un’estate anomala. Partita in ritardissimo, senza un minimo di programmazione (anzi all’insegna dell’improvvisazione) e pur senza turisti in arrivo dall’estero, la stagione è andata al di là di ogni più rosea aspettativa, facendo registrare numeri importanti, sia dal punto di vista delle presenze, sia dal punto di vista dei fatturati.
Ovviamente ci riferiamo alla costa e al turismo più prettamente balneare. Delle difficoltà, invece, sono state registrate più verso l’interno. L’entroterra maremmano ha in parte (ma solo in parte, perché non mancano le eccezioni) sofferto, ma questo era facilmente prevedibile. La gente, dopo i mesi di quarantena, con l’arrivo della bella stagione, ha preferito riversarsi verso il mare, prendendo d’assalto le località costiere con prenotazioni last minute o anche last second. E così sono stati registrati incrementi significativi in quasi tutte le zone costiere del litorale maremmano comprese tra il Golfo di Follonica fino al Chiarone a Capalbio, passando per Castiglione della Pescaia, Marina di Grosseto, Orbetello e tutta la Costa d’Argento. Complice il fatto di non voler andare all’estero in vacanza, in tanti hanno preferito rimanere in Italia, alla scoperta di luoghi incontaminati, magari poco antropizzati e dal grande fascino, come appunto la Maremma. Il fenomeno dell’estate 2020 è stato, dunque, il turismo di prossimità fatto da vacanzieri in arrivo dalle zone limitrofe, elemento questo che peraltro caratterizza da sempre il movimento turistico maremmano, ma che in quest’ultimo periodo è stato ancora più marcato.
Ormai lo sappiamo, lo abbiamo detto più e più volte: il turismo in Maremma è storicamente di impronta nazionale per il 75%, mentre è solo per la quota residuale (25%) a carattere internazionale. Senza contare che un’ampia fetta di quel turismo italiano arriva da Toscana, Umbria e Lazio, aspetti questi che hanno inciso in maniera determinante sull’andamento della stagione estiva 2020 (e speriamo che il trend continui anche a settembre).
Per tanti turisti che hanno scelto l’Italia per le loro vacanze, la Maremma è stata una piacevole scoperta che si è tradotta in permanenze più lunghe, incrementi di presenze (concentrate non solo nei week end, ma anche durante la settimana), apprezzamenti generalizzati e voglia di tornare. Una conferma in questa direzione arriva da Property Managers Italia, associazione nazionale di categoria del turismo residenziale, che in una nota, se da un lato evidenzia un calo dell’80% delle presenze nelle città d’arte toscane, dall’altro sottolinea il boom di prenotazioni per gli affitti turistici sulla costa toscana, tra la Versilia, l’Isola d’Elba e giù fino alla Maremma, con presenze in netto aumento rispetto all’anno passato nei mesi di luglio e agosto, ed un raddoppio del fatturato per le imprese che lavorano nel comparto del turismo residenziale e extralberghiero. “Ad aprile – osserva Maria Chiara Casamorata, referente per la costa toscana – le previsioni erano drastiche, si parlava di un meno 80%. A giugno le perdite erano sul 50% e poi ci è letteralmente arrivata addosso una valanga di prenotazioni, tanto da raddoppiare i numeri rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”.
Insomma, per chiudere il ragionamento, possiamo dire che, grazie ad un bel mix di fattori, la Maremma è riuscita a far fronte alle difficoltà che questo complicatissimo 2020 si sta portando dietro a causa del Coronavirus. L’estate ha aiutato, ma purtroppo, come dicevano “I Righeira” un po’ di tempo fa, “sta finendo”. Ora siamo a settembre, l’autunno è alle porte, con tutte le incognite che sappiamo… E il meglio – per dirla in questo caso con le parole di Ligabue – “deve ancora venire”… Certo, l’auspicio è che i prossimi mesi possano essere sorprendenti, come lo sono stati luglio e agosto, ma considerando tutto (ultimi trend dei contagi, mainstream imperante, ruolo dei media, psicosi diffusa alimentata quotidianamente da bollettini di guerra, allarmismi esasperati, conflitti incredibili tra esperti, confusione generalizzata sulle procedure ed i protocolli da seguire e chi più ne ha più ne metta) sarà difficile, molto difficile…
Incrociamo le dita e speriamo bene…