L'EDITORIALE DEL NR. 1 DI MARZO 2018
DI CELESTINO SELLAROLI
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Parlare di sé, del proprio lavoro, di quanto si è fatto, degli obiettivi e del futuro, non è mai cosa semplice. Il rischio di cadere nell’autocelebrazione è altissimo ed è bene evitarlo. Tuttavia, ci sono dei momenti in cui è impossibile non farlo. Uno di questi è sicuramente – scusate il giro di parole – questo. Già, proprio questo, nel quale la testata Maremma Magazine, precisamente con il numero in questo momento tra le vostre mani, approda al bel traguardo del 15° compleanno.
Un traguardo non banale che merita di essere sottolineato. Cosa che in effetti facciamo con una sorta di speciale di 16 pagine (a seguire) attraverso le quali raccontiamo qualcosa in più di noi e di questo nostro progetto editoriale, nato nel marzo 2003, con il proposito di valorizzare e promuovere la Maremma sotto il profilo turistico e culturale.
Impresa non semplice, tentata da molti in passato, che nel nostro caso è stata ben accolta e recepita dal territorio, come dimostrano le tantissime attestazioni di stima ed affetto pervenuteci in questi giorni dai rappresentanti delle istituzioni, del mondo economico, delle associazioni di categoria e chi più ne ha più ne metta. Attestazioni importanti – raccolte nel servizio a pag. 20 – che dimostrano apprezzamento, vicinanza e condivisione.
Termini che ci fanno sentire meno soli nella nostra folle impresa, come da molti è stata considerata all’inizio la nostra avventura. E in effetti di follia ce n’è stata tanta quindici anni fa, quando prendeva forma un sogno, quello di creare un giornale con una forte vocazione turistica, da mettere a disposizione del territorio. Il nostro merito – se proprio vogliamo sottolinearne uno – sta proprio in questo, ovvero nell’averci creduto, nell’essersi buttati a capofitto in un progetto, con quella sana follia tanto cara ad Erasmo da Rotterdam. “Le idee migliori non vengono dalla ragione, ma da una lucida, visionaria follia” e ancora “In ogni attività la passione toglie gran parte della difficoltà”: sono i due aforismi, tratti dal celebre capolavoro del teologo, umanista e filosofo olandese nel suo Elogio della Follia che calzano a pennello con la nostra impresa, prima immaginata, poi messa a punto, quindi realizzata.
Oggi, quindici anni dopo, non possiamo che essere immensamente felici per quanto fin qui fatto, ovviamente non da soli, ma grazie ad una serie di componenti che meritano di essere evidenziate. Il capitolo dei ringraziamenti sarebbe lunghissimo, per cui dovendo sintetizzarli mi limito a quattro citazioni. Il primo “grazie” va alla mia famiglia, a mia moglie Claudia e alle mie due figlie, Linda e Chiara, che hanno imparato a convivere con i miei ritmi di lavoro e spesso, ahimé, con le mie… assenze. Il secondo “grazie” va ai lettori e agli abbonati che mensilmente ci seguono con costanza, interesse ed affetto. Il terzo “grazie” va ai collaboratori ed a tutto lo staff di Maremma Magazine, persone speciali con le quali si è instaurato un rapporto che va oltre l’aspetto lavorativo. Infine, il “grazie” più importante va agli sponsor (fondamentali) senza i quali il nostro progetto avrebbe già smesso di… volare. A loro va la mia più sincera e riconoscente gratitudine perché rendono possibile la realizzazione di quel sogno chiamato Maremma Magazine…
Chiudo – e mi piace farlo qui, in questo Editoriale così pregno di significati – con un pensiero speciale, quello di una delle mie due figlie (la più grande, 12 anni) che si è trovata “costretta” a convivere con un fratello maggiore – un po’ ingombrante – non in carne ed ossa, ma fatto di… carta. Nei giorni scorsi, proprio in vista di questo importante appuntamento mi ha scritto una riflessione spontanea, dal titolo “Tanti, tanti auguri Papy”, che fa capire risvolti anche di natura più intima, personale e familiare:
«Un augurio speciale al Direttore della miglior rivista della Maremma, con l’auspicio che questa bella storia possa proseguire per almeno altrettanti anni con lo stesso entusiasmo che ha contraddistinto questi primi 15 vissuti fino ad oggi. Credo di essere una delle poche persone in grado di poter descrivere l’impegno (enorme) che viene messo per realizzare, scrivere, ma soprattutto coordinare e dirigere questo fantastico mensile. Tutto ciò viene fatto da te con passione e impegno senza sentire alcun peso sulle spalle. O meglio, la fatica c’è ed è tanta e la vedo nei tuoi occhi soprattutto quando sei in chiusura. Giornate intere al computer, senza sosta, sabato e domenica compresi… So che in quei momenti ti verrebbe voglia di mollare tutto, ma so anche che non ci riusciresti mai, perché questa è la tua vita e come mi dici spesso Maremma Magazine è… il tuo terzo figlio ovvero… il mio fratello maggiore. Del resto mi hai sempre insegnato che non bisogna scoraggiarsi, né tanto meno arrendersi e che è importante fare tutto con passione, coraggio, determinazione, voglia e sentimento. E questo è ciò che te fai nel tuo lavoro e questo è ciò che cerco di fare anche io. Tanti auguri Papy per questo bellissimo traguardo! Ti voglio bene». Firmato: Linda Sellaroli.
Buon compleanno Maremma Magazine!