La Maremma nel 2029…

La Maremma nel 2029…

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L'EDITORIALE DEL NR. 10 DI DICEMBRE 2019
DEL DIRETTORE CELESTINO SELLAROLI

Nel mondo d’oggi, diciamocelo francamente, a giudicare dai bombardamenti di notizie negative che ci arrivano da ogni dove, vogliono farci credere che predomini il male. La cronaca nera, i morti ammazzati, le rapine, i furti e chi più ne ha più ne metta riempiono le pagine dei giornali ed entrano continuamente nelle case degli italiani attraverso trasmissioni televisive che ad ogni ora del giorno presentano fatti brutali che non fanno altro che alimentare paure ed incertezze nella popolazione. C’è chi pensa che dietro vi sia un disegno ben preciso in linea con le parole del filosofo Spinoza secondo il quale “Chi detiene il potere ha bisogno che le persone siano affette da tristezza”. Tristezza che viene sparsa a piene mani in una società già malata di suo, che lo diventa ancora di più trovando raramente spunti per sorridere e per guardare con fiducia al futuro…
Ebbene, se questa è la realtà, nell’ultimo Editoriale del 2019 proviamo ad uscire dagli schemi ed instilliamo dosi di positività ed ottimismo che certo non guastano. Lo facciamo prendendo spunto dall’assise della delegazione di Confindustria Toscana Sud che si è svolta il 25 ottobre scorso all’Hotel Airone a Grosseto, il cui tema è stato “2029: ritorno al futuro”. In tale occasione si è provato ad immaginare come sarà la Maremma tra dieci anni, cercando di impostare da adesso le basi per arrivare agli obiettivi dati. In economia e gestione aziendale questo processo si chiama vision, termine che indica “la proiezione del contesto e dello scenario futuro in cui l’impresa intende operare”. L’assise ha individuato nella dotazione di infrastrutture (Corridoio Tirrenico e Due Mari, finalmente ultimate), nella tecnologia e formazione per una manifattura e un lavoro di qualità, nell’integrazione tra settori produttivi e nell’intesa strategica tra istituzioni, associazioni, politica e imprese, i cardini dello sviluppo da qui al 2029 arrivando a lanciare una sorta di “patto per il futuro” nel quale le parole d’ordine sono fiducia, impegno e lavoro di squadra.
Una visione quanto mai bella proiettata al prossimo decennio, resa ancor più realistica da un video particolarmente suggestivo – realizzato per l’occasione e presentato con grande successo all’inizio dell’assemblea – che immagina una Maremma finalmente competitiva, capace di offrire lavoro qualificato alle nuove generazioni e ai più giovani senza costringerli ad andarsene.
Una fotografia, in arrivo… dal 2029, che ci è piaciuta molto e che abbiamo voluto prendere e fissare ottimisticamente nella nostra mente, perché nella vita bisogna anche imparare a pensare in grande e a sognare, con la consapevolezza che “se si sogna da soli è solo un sogno, mentre se si sogna insieme è la realtà che comincia”.
«Se immagino la Maremma del 2029 – ha detto nella sua relazione il presidente della delegazione di Grosseto, Francesco Pacini – vedo una terra dinamica che ha sviluppato una manifattura di qualità, tecnologica; imprese di servizi, giovani e innovative; una decisiva crescita del settore agroalimentare e agroindustriale; un settore turistico con un modello di accoglienza sempre più qualificato. È uno scenario realistico: lo dimostrano tanti imprenditori maremmani che hanno successo. Ma affinché questa visione si realizzi occorre anche una grande apertura da parte di tutti: istituzioni, associazioni, politica, cittadini. E naturalmente occorre l’apertura culturale degli imprenditori nei confronti dell’innovazione: se non la sosterremo, rischiamo di non risolvere la grande emergenza del nostro tempo, i giovani, e dunque di mettere a rischio il nostro futuro. Un futuro che per noi passa dall’integrazione tra settori produttivi che si sostengono e che sono l’uno complementare all’altro. Siamo fiduciosi, perché il futuro che abbiamo in mente e i problemi della nostra terra che vogliamo risolvere sono uguali per tutti».
Nell’occasione, la giornata di Confindustria ha presentato alcuni esempi virtuosi di imprenditori maremmani come Claudio Vitelli, Lucio Cinà, Ilaria Tosti, Federico Guidarelli e Luigi Galimberti che hanno raccontato la loro esperienza di successo e la loro visione d’impresa. Tra questi anche la giovanissima grossetana Laura Russo, neolaureata in russo alla Sslmit di Trieste che scommette sulla possibilità di restare a lavorare nella sua terra. Un messaggio, il suo, che eleggiamo a manifesto di una Maremma che ce la fa e diventa finalmente la terra delle potenzialità espresse: «Solo dopo che me ne sono andata per studiare – ha detto – ho capito davvero la ricchezza di questo territorio e ho deciso di tornare per investire nelle mie competenze». Parole piene di speranza che facciamo nostre e con le quali chiudiamo il 2019. Non prima, però, di aver fatto a tutti i lettori di Maremma Magazine, i nostri – da parte mia e di tutta la redazione – migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo!

Come da nostra prassi ormai consolidata (e come da comunicazione qui sotto), anche nel 2020 ci fermeremo a gennaio e febbraio, per tornare di nuovo in edicola a MARZO 2020.
Buon tutto e come sempre ad maiora!

Maremma Magazine torna a MARZO 2020
Avvisiamo i nostri affezionati lettori e tutti gli abbonati che, come ormai di consueto, a Gennaio e Febbraio Maremma Magazine NON sarà in edicola. Nel frattempo, è sempre possibile abbonarsi, sia alla rivista cartacea QUI che a quella on line: QUI