Turismo, scuola, lavoro: i cardini di un bel progetto chiamato “Maremma Networking”

Turismo, scuola, lavoro: i cardini di un bel progetto chiamato “Maremma Networking”

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L'EDITORIALE DEL NR. DI GIUGNO 2017 DEL DIRETTORE CELESTINO SELLAROLI

Turismo, scuola, lavoro: i cardini di un bel progetto chiamato “Maremma Networking”

di Celestino Sellaroli

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La vocazione turistica della Maremma è nota. Questo angolo di Toscana è sempre più apprezzato in Italia e nel mondo. Per tanti motivi: bellezze naturali, enogastronomia di qualità, bassissima antropizzazione, pace, tranquillità e via discorrendo sono alcuni dei plus universalmente riconosciuti a quello che per molti è un “luogo dell’anima”, una fonte nella quale immergere lo spirito per vivere meglio, in modo calmo, sereno e rilassato. Che sia così è innegabile. Non a caso in tanti hanno scelto queste terre come buen retiro per riposarsi e/o ricaricarsi. Però, ed è un però enorme, un conto è soggiornarci occasionalmente ed un conto è viverci da residenti tutto l’anno. Il discorso cambia, perché questo magnifico contesto, per quanto possa essere utile, ha bisogno di tradursi in occasioni di lavoro, opportunità concrete sulle quali poter contare a fine mese cercando di darsi delle prospettive di vita in loco, senza necessariamente dover emigrare verso altri lidi per trovare fortuna.
Purtroppo – tornando al ragionamento iniziale – ad essere nota, oltre alla vocazione turistica della Maremma, è anche la difficoltà dei giovani a trovare lavoro in una provincia, come quella di Grosseto, che dal punto di vista occupazionale non offre – per usare un eufemismo – tantissimo. I dati ufficiali, su scala nazionale, parlano di una disoccupazione giovanile preoccupante (oltre il 40%) ed anche la Maremma in tale ambito sta al passo con i tempi. Tempi precari in cui è difficile sbarcare il lunario e nei quali domina l’arte di arrangiarsi. La scuola c’è, ma non sempre aiuta i giovani, come potrebbe e/o dovrebbe, ad approdare all’agognata occupazione.
Perché queste premesse? Semplicemente perché c’è un progetto “che ci piace assai” – come direbbe l’amico Vincenzo Moretti (quello del “lavoro ben fatto”, di cui abbiamo parlato anche in questo spazio lo scorso anno) –, che tenta di legare queste tematiche tutt’altro che banali e/o di poco conto quali il turismo, il territorio (con le sue specificità), i giovani, la scuola, il lavoro. Questo progetto si chiama “Maremma Networking” ed è nato in provincia di Grosseto nel 2014, grazie all’intuizione di Giancarlo Dell’Orco, esperto di marketing turistico territoriale. Ce ne siamo occupati anche in passato su queste pagine, ma lo rifacciamo volentieri in questa sede, perché merita e perché crediamo che sia utile per la Maremma.

«Uno dei più grandi limiti – sottolinea proprio Giancarlo Dell’Orco – che condiziona i giovani nell’accesso al mercato del lavoro nel nostro Paese (ed anche, aggiungiamo noi, in Maremma, ndr) è la difficoltà di iniziare a percepire il mondo lavorativo già dai banchi di scuola. Spesso i giovani, terminato il percorso di studi professionale, si ritrovano con limitate capacità pratiche per svolgere la professione per cui hanno studiato e una scarsa conoscenza delle opportunità occupazionali nel proprio territorio.
La nostra Associazione “Networking Scuola Turismo e Territorio” si propone di colmare questo divario attraverso una didattica territoriale innovativa.
Il progetto pilota “Maremma Networking” intende sviluppare un network virtuoso tra istituti di scuola superiore a vocazione turistica (indirizzo turistico, sportivo, alberghiero ed altri) e realtà locali (enti locali, imprese turistiche, consorzi, agenzie di viaggio ed altri) al fine di valorizzare il contributo degli studenti coinvolti nel progetto alle imprese ed enti turistici locali.
Come? Guidando gli studenti in un percorso di conoscenza del territorio in ambito turistico, attraverso lo sviluppo di competenze pratiche multimediali, narrative, linguistiche finalizzate alla creazione di contenuti digitali per i portali turistici, che facciano emergere l’attrattività del contesto e ne migliorino la reputazione. Sincronizzando in tal modo scuola, filiera turistica e zona di riferimento si migliorano le opportunità occupazionali dei giovani coinvolti, e si sostiene la nascita di nuove figure professionali nel settore turistico che soddisfino il fabbisogno delle imprese locali».
Le attività svolte ad oggi sono state molte. Tra queste: la creazione di video interviste di fabbisogno agli attori locali, la narrazione del proprio comune di residenza, le traduzioni in lingua, la partecipazione finalizzata a migliorare la reputazione dei musei attraverso le visite, le recensioni, la promozione delle aziende durante l’alternanza scuola-lavoro, la creazione del prodotto turistico tematico e correlato opuscolo utile ai fini dell’incoming, la gestione di campagne di promozione turistica territoriale, regionale e nazionale sui social network (Invasioni Digitali, MaremmaSportCommission, #ItalianVillages, Maremmans).
Tutto questo ha portato risultati interessanti e ha consentito agli studenti, da un lato di migliorare la conoscenza del loro territorio e di appassionarsi alle tematiche relative al turismo, dall’altro di ricevere anche concrete opportunità lavorative dopo l’alternanza scuola-lavoro.

Insomma, una bella iniziativa che ruota attorno ad un’idea semplice: fare in modo che i giovani possano trovare la loro strada nel turismo ed in Maremma. Vi pare poco?