Terme di Petriolo, benessere e relax circondati dalla natura

Terme di Petriolo, benessere e relax circondati dalla natura

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Il complesso Terme di Petriolo, nel comprensorio della Valle di Merse. Nella foto: ambienti interni ©Giuseppe Pirastru

Con un vasto e ben differenziato bacino di utenza e con una notevole varietà di servizi volti ad appagare sia i nuovi bisogni del benessere che quelli più classici delle cure tradizionali, le Terme di Petriolo (siamo nel cuore della Maremma Toscana, dalle parti di Paganico) rappresentano oggi un punto di riferimento per chi è in cerca di comfort e relax a diretto contatto con la natura

Struttura esclusiva immersa nell’ameno paesaggio collinare toscano, adiacente le antiche terme e circondata da un parco naturale incontaminato, le Terme di Petriolo sono un’esclusiva oasi di benessere, relax, sport e romanticismo. Ottima la cucina, elegantissime le camere, eccellenti i trattamenti della Spa e piacevolissima l’acqua termale

di Marina Valmarana

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Oggi il termalismo è un fenomeno di grande rilevanza e sono in molti ad avvalersi delle terme non solo per effettuare le cure convenzionate con il SSN ma anche per la remise en forme, per ritrovare la propria bellezza e per ritemprarsi spiritualmente.
Se poi a questo aspetto si unisce il contatto diretto con la natura ecco che il mix diventa perfetto ed in grado di trasmettere e amplificare le emozioni. Come quelle che è possibile sperimentare alle Terme di Petriolo situate proprio al confine tra le province di Siena e Grosseto, tra il territorio di Civitella Paganico e quello di Monticiano, all’interno della Riserva Naturale del Basso Merse, immerse in un paesaggio collinare di grande bellezza.
La Riserva Naturale del Basso Merse è caratterizzata da un’alta qualità ambientale del sistema fluviale, testimoniata dalla presenza di rari animali quali la lontra, il martin pescatore, il rospo smeraldino, tanto per citarne alcuni.

Lo stabilimento
Alle Terme di Petriolo si trova il nuovo stabilimento termale ristrutturato in parte nel 2010 (Loc. Petriolo – Monticiano) aperto tutti i giorni dove è possibile immergersi in tutta tranquillità circondati da una natura incontaminata.
Il nuovo stabilimento termale capta attualmente, sin dalla sua fondazione, la quasi totalità delle benefiche acque calde sulfuree salso-solfato-bicarbonato-alcalino-terrose che sgorgano dalla sorgente a 43 gradi e ritenute tra le migliori acque calde d’Italia.
Lo stabilimento fruisce quindi dell’approvvigionamento di una delle acque termali più famose del mondo, dell’affaccio diretto sul fiume Farma e del bel panorama della Riserva naturale del Basso Merse.
Lo stabilimento termale, oltre ai bagni e ai fanghi termali, propone anche tutto ciò che serve per trascorrere una giornata all’insegna del relax e del piacere.
Inoltre offre anche numerosi trattamenti curativi come la fangoterapia, ottima nel trattamento delle infiammazioni, le cure inalatorie, le docce nasali e l’aerosol per curare la malattie respiratorie. Annesso al Centro Termale vi è anche un Centro Benessere che propone trattamenti e programmi per la cura e la bellezza del viso e del corpo.

La storia
La presenza di tombe romane nella zona sembra indicare che queste sono le terme rammentate da Cicerone e da Marziale.
Le prime notizie storiche risalgono al 1230 e già nel 1250 vengono citate cabine affittate ai bagnanti (“stationes”).
Nota fin dai tempi degli Etruschi e dei Romani per la presenza di calde acque sulfuree dalle proprietà curative, la località di Petriolo iniziò ad attrezzarsi a stazione termale in epoca medioevale ed esattamente nel 1266, per volontà della Signoria di Siena, che vi fece costruire un nuovo bagno.
Nel 1300 il famoso medico Gentile da Foligno parlava delle Terme di Petriolo nel suo “Tractatus de Balneis”, consigliando l’utilizzo dei bagni sulfurei a chi fosse affetto da malattie respiratorie e oppresso da dolori articolari.
L’antico edificio termale del medioevo è ancora oggi visibile su un lato del ponte che attraversa il torrente Farma: si tratta di quattro vasche, coperte da volte a crociera, che si aprono verso l’esterno con altrettante arcate poggianti su pilastri ottagonali. Resta oggi un solo ambiente. Al di sopra delle vasche c’è una chiesa Romanica ad una navata, con un piccolo campanile a vela, costruita nel 1276.
La cinta muraria fu costruita tra il 1404 e il 1419 per salvaguardare il luogo da invasioni e per tutelare i personaggi che si recavano alle terme. È l’unico esempio esistente di terme fortificate: ancora oggi si possono ammirare le mura, la porta di ingresso e la Torre della Repubblica Senese.
Nel medioevo Petriolo era già una località molto conosciuta e ben frequentata, tanto che la sua fama si estese anche all’estero, diventando una meta privilegiata di soggiorno per molti personaggi illustri.
Petriolo era già all’epoca molto ben attrezzata con ospizi, ospedali, locande e ricche abitazioni di famiglie senesi e fiorentine. Tra i suoi più abituali frequentatori possiamo citare alcuni esponenti dei Medici, dei Gonzaga nonché duchi e cardinali. Lo stesso Papa Pio II era solito recarsi a Petriolo per rigenerarsi nelle acque curative di questa località, come testimonia una lapide in marmo apposta su un lato dell’antico fabbricato termale.
Nel XIV secolo lo studioso Simone Tondi di Siena descriveva molto dettagliatamente il Bagno di Petriolo nel suo resoconto sullo stato senese e nel XV secolo un altro famoso medico Ugolino da Montecatini, nel suo trattato di balneoterapia “De balneorum Italiae proprietatibus ac virtutibus”, diceva che le acque di Petriolo “riscaldano molto, prosciugano; assottigliano e risolvono gli umori”.
La storia di Petriolo si perde poi nei secoli, fino a ricomparire nel 1907, anno in cui Petriolo fu annoverato nella pubblicazione del Ministro dell’Interno riguardante l’elenco ufficiale delle acque minerali d’Italia.
Nel 1916 fu costruito un piccolo impianto termale, più volte ristrutturato nel corso degli anni e che ancora oggi ne mantiene l’aspetto originale. Nel 1980 iniziarono i lavori per costruire un nuovo impianto termale, le “Nuove Terme” che, dopo varie vicissitudini, è entrato in funzione nel 2000. Si tratta di un edificio moderno con grandi terrazze e una bella vista sul torrente Farma, dove si praticano terapie a base di fanghi e bagni.

L’acqua termale
L’acqua termale è di natura sulfurea salso-solfato-bicarbonato-alcalino-terrosa e fuoriesce ad una temperatura di 43°C da una sorgente nelle vicinanze del torrente Farma. Emana un forte odore di zolfo, indice della presenza di grandi quantità di idrogeno solforato.
Le acque sono ricche di carbonato di calcio e di magnesio, pertanto lasciano abbondanti depositi. Fra i microelementi si trovano ioni di bromo e iodio, che insieme all’idrogeno solforato è particolarmente indicato in ambito dermatologico e dermocosmetologico.
Queste acque termali possiedono notevoli proprietà salutari e curative, già conosciute fin dai tempi dei romani. Tra le varie indicazioni terapeutiche troviamo le malattie della pelle (acne, psoriasi, eczemi), dell’apparato locomotore (artropatie croniche e malattie osteoarticolari) e di quelle relative alle vie respiratorie (faringiti, sinusiti, riniti).

I dintorni
Chi si fermerà alle Terme di Petriolo troverà, oltre al benessere fisico e spirituale, anche un’occasione per visitare i borghi medioevali circostanti, per vivere a contatto con la natura e per gustare la buona cucina del territorio.
Da visitare, nei dintorni, il paese di Casal di Pari e l’antico borgo del Castello di Tocchi con la sua riserva biogenetica demaniale.
Prendendo per Iesa, si arriva alla suggestiva Abbazia di San Galgano e all’Eremo di Monte Siepi famoso per la sua spada nella roccia.

Le Terme di Petriolo si possono raggiungere facilmente percorrendo la SS Siena-Grosseto.
Lo stabilimento termale di Petriolo rimane aperto tutto l’anno, da lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 19:00 sabato e domenica dalle 9:00 alle 20:00.

Contatti: TERME DI PETRIOLO – Loc. Petriolo – 53015 Monticiano (Si) – tel. 0577 757104 – cell. 346 3314555, info@termepetriolo.it – www.termepetriolo.it

Nella foto: ambienti esterni ©Giuseppe Pirastru
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Nella foto: ambienti esterni ©Giuseppe Pirastru

Nella foto: ambienti interni ©Giuseppe Pirastru

ARTICOLO PUBBLICATO NEL NR. DI NOVEMBRE 2017

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