Territorio

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Maremma, i colori e le emozioni di una terra unica

Un’incredibile varietà di situazioni, di colori, di attrazioni e perché no di emozioni: è quanto offre la Maremma al turista, occasionale o affezionato che sia, in qualunque periodo dell’anno: un mix perfetto, fatto di mare, campagna, collina e montagna che come pochi altri ben si presta ad essere “esplorato” a seconda dei gusti e delle diverse esigenze di ognuno.

La Maremma fa bene! Recita così il claim scelto dall’APT Agenzia per il Territorio della Maremma, per sintetizzare – e al tempo stesso declamare – le virtù, anche di natura, per così dire… terapeutica, di un vasto territorio che si estende dal livornese per arrivare fino al Lazio, ma il cui cuore pulsante è senza dubbio rappresentato dall’angolo più meridionale della Toscana, ovvero la provincia di Grosseto.

In effetti, vivere in un ambiente incontaminato, dove la natura è ancora assoluta protagonista, dove la genuinità dei sapori si fonde con la bellezza di luoghi unici, dove tutto è a misura d’uomo, non può non riflettersi sulla stessa qualità della vita di chi in questo contesto ha la fortuna di risiedere tutto l’anno o anche di chi vi si trova a soggiornare per periodi di vacanza più o meno lunghi.

La Maremma, dunque!

Terra di butteri e di cavalli, buen ritiro di personaggi vip del mondo della politica e dello spettacolo, luogo speciale dove potersi rigenerare e dove il concetto di “spazio” viaggia su canali decisamente più consoni all’essere umano: sono molte le etichette che le vengono comunemente attribuite o meglio le sfaccettature di una destinazione turistica unica che evoca il suo ricco passato in testimonianze etrusche e romane, tutte da scoprire e cariche di magia.

Senza bisogno di andare troppo lontano, la Maremma è in grado oggi di offrire, in qualsiasi periodo dell’anno, nuove emozioni attraverso itinerari e percorsi tematici: lungo le coste, tra le colline ed i monti dell’entroterra, alla scoperta di luoghi antichi, di paesaggi suggestivi, di colori e sapori particolari, dei piaceri del vino e della buona tavola.

In anni relativamente recenti tutto il territorio ha raggiunto un significativo grado di sviluppo turistico con strutture ricettive e complementari di alto livello, senza tuttavia compromettere l’integrità del suo ambiente naturale.

Mare, campagna, collina e montagna: è il perfetto mix che questo spicchio di Toscana riesce così bene ad esprimere, prestandosi come pochi altri ad essere “esplorato” a seconda dei gusti e delle diverse esigenze di ognuno.

Ecco allora che ci si può sbizzarrire alla ricerca di spiagge assolate, nemmeno troppo frequentate, come quelle della Costa d’Argento, della zona di Alberese, di Marina di Grosseto, Follonica e Castiglione della Pescaia. O ancora Cala Violina (Scarlino) e Cala di Forno (Magliano in Toscana). La prima, caratterizzata da un litorale circondato da una fitta e rigogliosa macchia mediterranea, deve il suo nome alla speciale natura della sabbia bianca e finissima, così particolare da produrre una sorta di “suono di violino” quando vi si cammina a piedi nudi. L’altra, la spiaggia di Cala di Forno, è contraddistinta invece da un arenile selvaggio dominato da lunghe dune e si trova, nella zona di Collelungo, in uno dei luoghi più belli del Parco Naturale della Maremma.

Già, il Parco della Maremma: altra perla tutta da scoprire, insieme alle altre riserve naturali, alle oasi WWF, ecc. presenti sul territorio. Nato nel 1975 il Parco si estende lungo il tratto meridionale della costa maremmana da Principina a Mare fino a Talamone; dal punto di vista naturalistico armonizza aspetti geomorfologici, botanici, faunistici e vegetazionali tipici della macchia mediterranea e delle zone palustri (info: www.parco-maremma.it).

Ma la Maremma non è solo verde e aree protette. è anche arte, cultura, storia, tradizioni e folklore. In questo ambito sono tanti gli appuntamenti, le rievocazioni, i tuffi nel passato che si ripetono di anno in anno, per lo più nel periodo estivo. Il Balestro del Girifalco a Massa Marittima, il Salto della Contessa a Gavorrano, Le Carriere del 19 a Scarlino, i Palii marinari a Castiglione della Pescaia e Porto Santo Stefano, tanto per citarne alcune, sono manifestazioni ormai entrate nel cuore della gente, della tanta gente che vi partecipa con entusiasmo ad ogni uscita.

Da vedere, anche i tanti borghi medievali, spesso arroccati su colline circondati da imponenti cinte murarie, come nel caso di Magliano in Toscana o ancora di Capalbio, la terra dei vip per antonomasia, insieme a tutta la Costa d’Argento, con le due regine Porto Santo Stefano e Porto Ercole. Senza dimenticare Orbetello, Manciano e più nell’entroterra tutta l’area del Tufo, dove si trovano due tra i più suggestivi paesi di Maremma: Pitigliano e Sorano. Il primo, percorrendo la Strada Maremmana, appare improvvisamente e magicamente, alla curva del Santuario della Madonna delle Grazie, arroccato su un ciglio tufaceo. Le case dello stesso colore della roccia si fondono con questo in un scenario unico, irripetibile, surreale. Su tutto si staglia maestosa la visuale del Castello Orsini, oggi sede del Museo Diocesano e del Museo Archeologico, ricco di reperti etruschi provenienti dal territorio. Le alte arcate del cinquecentesco acquedotto, fiancheggiano la piazza centrale; nel borgo medioevale il Duomo è impreziosito da una facciata barocca. Nella zona più vecchia, sin dal 1576 si insediò una comunità Ebraica, sono visitabili, dopo un recente restauro, la sinagoga, la biblioteca ed un forno dove la comunità cuoceva il pane azzimo.

Infine, Sorano, altro borgo di origine etrusca, è dominato dall’imponente Fortezza Orsini, recentemente restaurata con i suoi giardini arricchiti da antichi sedili in pietra ornati di bassorilievi. Nella parte più vecchia del paese, sono in corso opere di consolidamento e recupero di abitazioni abbandonate, nell’intento di rivitalizzare questa caratteristica area. Tra le specialità del posto sono gli “sfratti”, un tipico dolce, di facile e lunga conservazione, fatto con miele, mandorle, altra frutta secca, proviene dalla cucina ebraica. Un tempo veniva preparato in occasione delle festività natalizie, ora essendo sempre più richiesto dai turisti, è reperibile tutto l’anno.

Insomma, come si vede, una terra ricchissima e speciale, da godere fino in fondo e che provoca, se solo si riesce a coglierne l’essenza, una strana malattia, per di più contagiosa… il Mal di Maremma.
Provare per credere!