Sacro e Profano per le Feste di Settembre a Castel del Piano

Sacro e Profano per le Feste di Settembre a Castel del Piano

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Ruotano attorno al Palio delle Contrade dell’8 settembre e alla Fiera del giorno dopo i tradizionali Festeggiamenti civili e religiosi in onore della Madonna dele Grazie a Castel del Piano, al via il 30 agosto scorso. Una ricca e articolata manifestazione, tra il sacro il profano carica di storia, coinvolgimento popolare e pathos

Stefania Colombini, assessore al Turismo e alle Attività Produttive del Comune di Castel del Piano: “Parlare delle Feste di Settembre e del Palio delle Contrade vuol dire parlare della Storia di questa Comunità e di come la coesistenza del Sacro e del Profano raccontino il nostro passato…”

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“Castel del Piano, situato in una straordinaria posizione naturale alle pendici del Monte Amiata, il Vulcano della Maremma Toscana, si appresta a vivere i giorni più sentiti e partecipati dai suoi abitanti. Parlare delle Feste di Settembre e del Palio delle Contrade vuol dire parlare della Storia di questa Comunità e di come la coesistenza del Sacro e del Profano raccontino il nostro passato. L’Amministrazione Comunale è riuscita a far riconoscere dalla Regione Toscana il valore di evento di ricostruzione storica del Palio tanto che dal 2014 è stato inserito nell’Albo Regionale dedicato a manifestazioni con valore storico”. Così Stefania Colombini, assessore al Turismo e alle Attività Produttive del Comune di Castel del Piano presenta l’appuntamento “ciolo” più importante dell’anno rappresentato dai Festeggiamenti civili e religiosi in onore della Madonna della Grazie, al via il 30 agosto scorso, fino al 9 settembre.

La Leggenda
Sin dal 1331 Castel del Piano fu sotto l’egemonia della Repubblica di Siena, alla quale gli abitanti del paese amiatino si dimostrarono fedeli. In cambio di tale fedeltà Siena autorizzò, nel 1402 una “Fiera” di merci e bestiame che da allora, tutti gli anni, si tiene ogni 9 settembre. Proprio con la nascita di questa fiera si ebbero le prime corse tra i proprietari di animali che accorrevano a Castel del Piano per tale evento. A ciò si affiancò, pochi anni dopo, durante una delle numerose guerre tra Siena e i conti Aldobrandeschi, feudatari del territorio che andava dal Monte Amiata fino a Sorano e al confine con il Lazio e lo Stato Pontificio, il ritrovamento di un’icona miracolosa della Madonna delle Grazie, attribuita poi, dagli storici dell’arte, a Sano di Pietro. La leggenda vuole che durante una di queste guerre, quattro soldati “cioli” (così si chiamano gli abitanti di Castel del Piano, ndr) al servizio della Repubblica della Balzana, furono salvati dall’attacco nemico proprio da questa icona che, miracolosamente, li avvertì del pericolo imminente. Scappati ai nemici, i quattro soldati trafugarono l’immagine sacra dalla cappella in cui era collocata e la portarono a Castel del Piano, in una piccola cappella fuori delle mura (l’odierna chiesa della Madonna delle Grazie). Dall’anno successivo, il 1431, si decise di correre ogni 8 settembre in onore della Madonna delle Grazie.

La Storia
Dal 1431, ogni 8 settembre, a Castel del Piano si corre con i cavalli o con i somari, portati in Paese anche da lontano per la fiera del 9 settembre. Già dalla seconda metà del XVII secolo si trovano testimonianze di corse “alla tonda” nelle Storte, l’attuale piazza Garibaldi, ma è solo dal 1771 che si hanno notizie chiare sul funzionamento delle carriere. In quell’anno, con l’autorizzazione del Granduca Leopoldo II di Toscana, in seguito all’Incoronazione dell’effigie della Madonna delle Grazie, si poté continuare con la tradizionale fiera del 9 settembre preceduta, nei giorni del 6-7-8 da svariate carriere, corse alla lunga e corse alla tonda. Il 1771 è però una data cruciale perché è qui che si ha la prima descrizione certa di un palio alla tonda, tra varie comunità amiatine e che prevedeva un premio: Castel del Piano, Seggiano, Montelaterone, Montegiovi e Montenero corsero il Palio che fu vinto da Montenero. Da questa data si correranno, tutti gli anni, esclusi gli anni bellici delle guerre mondiali, le carriere in quei giorni di settembre (6-7-8) in onore della Madonna delle Grazie.
L’effige della Madonna delle Grazie è conservata a Castel del Piano nella Chiesa a lei dedicata e in onore della quale si corre il Palio l’8 settembre.
Nel 1968, il comitato per i festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie di Castel del Piano, decise di organizzare, riformandole, le Carriere e il Palio che si correvano nei tre giorni precedenti la fiera del 9 settembre. Da sempre il paese era stato diviso in zone: il Poggio, il nucleo medioevale del paese, il Borgo, l’antico percorso del fossato, le Storte, la zona al di là di piazza Madonna e il Monumento, i campi di San Giovanni. Il Comitato decise di rendere effettive queste decisioni e divise il paese in quattro contrade, appunto Poggio, Borgo, Storte e Monumento, a ciascuna furono assegnati due colori estratti a sorte a cui, negli anni novanta, è stata affiancata la listatura con il colore delle storiche compagnie laicali, una per contrada e con una storia antichissima alle spalle.

La corsa
Il Palio si corre l’8 settembre in Piazza Garibaldi ma è preceduto da due giorni di altre corse, il 6 settembre si corrono le batterie per la scelta dei cavalli che correranno il Palio: la mattina le visite veterinarie, il pomeriggio le corse e la sera l’abbinamento dei cavalli alle 4 contrade, che da quel momento li accudiranno nelle loro stalle e controllati a vista fino alla sera dell’8 settembre. Sempre il 6 settembre si assiste al Memorial “Francesco Frediani” che con il Memorial “Gastone Pioli” del 7 settembre, vede correre i cavalli non scelti per disputare il Palio. La giornata del 7 settembre si conclude con la prova generale e, successivamente, la cena propiziatoria che ogni contrada fa nel proprio rione per ingraziarsi la fortuna. L’8 settembre è il giorno della corsa vera e propria: la mattina il corteo storico si snoda per il paese e si conclude in piazza Madonna con l’esibizione degli sbandieratori delle quattro Contrade; il pomeriggio il corteo si ripete ma solo nel giro di piazza Garibaldi, prima di lasciare lo spazio al Palio. Dopo la corsa la contrada vittoriosa rende omaggio alla Madonna delle Grazie e porta in trionfo il drappellone.
Il Palio o “drappellone” o “stendardo” viene dipinto ad anni alterni, da un pittore locale o da un forestiero. Quest’anno è stato dipinto da Svetlana Monaci, artista di Castel del Piano dalle origini russe e ciò fa supporre che nello stendardo per la corsa dell’8 settembre ci sarà anche un po’ di cultura del suo paese e che la Madonna col Bambino possa assomigliare ad un’icona. L’opera è rimasta “top secret” fino al 29 agosto, giorno in cui è stata presentata al popolo “contradaiolo”.

“Dopo il Palio e il susseguirsi delle manifestazioni di gioia e di festa della Contrada che avrà l’onore della vincita, un appuntamento centrale delle Feste di Settembre è lo Spettacolo Pirotecnico in Piazza Garibaldi, che l’Amministrazione Comunale – sottolinea ancora l’assessore Colombini – conferma e rinnova ogni anno per la gioia dei residenti e dei turisti. Un invito personale, come Assessore al Turismo a tutti coloro che ancora non hanno mai “vissuto” il Palio delle Contrade di Castel del Piano, un’occasione anche per venire a scoprire un Territorio, come quello amiatino, ricco di Storia, natura spettacolare e di una enogastronomia che fa onore alla Toscana!”.

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