Rocca di Montemassi, azienda agricola sempre più “maremmana”

Rocca di Montemassi, azienda agricola sempre più “maremmana”

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DI MARINA VALMARANA

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Rocca di Montemassi, azienda
agricola sempre più “maremmana”

A distanza di un anno torniamo a parlare di Rocca di Montemassi, azienda agricola e vitivinicola di Maremma situata nel comune di Roccastrada, a pochi chilometri da Grosseto. Lo facciamo per seguire, passo dopo passo, il percorso di integrazione con il territorio, di questa articolata e composita Tenuta che negli ultimi anni ha messo in piedi progetti importanti e programmato altre splendide novità per il futuro.

Un anno di successi

Partendo dall’anima di Montemassi, i suoi vini, sono felice di poter comunicare che le vendite stanno migliorando, pur essendo un momento non facile, e che sempre più siamo presenti nel territorio. L’integrazione con la Maremma per noi è fondamentale e crediamo sempre più che contesto e azienda debbano fondersi in progetti comuni e condivisi”.

È così che il direttore Alessandro Gallo inizia a raccontare ciò che è successo in quest’ultimo anno. E, aspetto da non trascurare, ci pare ancora più entusiasta, felice di mostrare tutto il suo affetto per questa terra, indubbiamente aumentato dall’ultima volta che lo abbiamo incontrato. In effetti, le soddisfazioni non sono certo mancate. Su tutti i fronti. Per quanto riguarda la zootecnia “abbiamo continuato – aggiunge Gallo – il nostro allevamento di Maremmane con il toro Fiume che in questi mesi ci ha riempiti di orgoglio: sono nati infatti 6 nuovi capi, 2 maschi e 4 femmine. Il nostro obiettivo sarà quello di raggiungere un numero di circa 20 fattrici. L’allevamento non solo fa parte integrante della cultura maremmana ma, ci permette di rendere la nostra ospitalità sempre più completa. I nostri ospiti infatti possono degustare i vini accompagnati da prodotti aziendali e tra questi in primis possiamo annoverare proprio la carne maremmana. Il numero di visitatori occasionali ed enoturisti è aumentato e penso che anche noi quindi siamo chiamati a migliorare e arricchire sempre più la nostra offerta.

Ma questo è solo un aspetto. Sempre nella stessa ottica, coerente e vincente, vengono utilizzati degli ettari non vitati per produzione di grano, farro e per l’alimentazione del bestiame. “Una bella novità è la produzione del favino che in parte viene venduto e in parte viene utilizzato per fare i sovesci (metodo di concimazione naturale del vigneto). I 12 ettari di oliveto continuano a produrre un ottimo olio che completa l’offerta dei prodotti aziendali.
È importante inoltre ricordare che la Tenuta sta vivendo in questi anni la conversione al bio, un processo molto impegnativo e che coinvolge tutti i settori dell’azienda. È anche grazie al prezioso impegno dell’agronomo Stefano Galbiati con il suo collaboratore Roberto Lanciotti, dell’enologo Matteo Bartolini coadiuvato da Valerio Antoni, che tale passaggio delicato avrà presto compimento”.

 

L’impressione che si ha quando si entra a Rocca di Montemassi, azienda agricola maremmana del gruppo Zonin, situata nella terra del Guidoriccio a pochi chilometri da Grosseto, è che niente qui sia lasciato al caso. Idee chiare e strategia stanno portando i risultati sperati che in primis passano dalla volontà di integrarsi con il territorio…

La novità dell’agriturismo

Altra novità è l’agriturismo, che sarà aperto a breve: 6 camere accoglienti e immerse nel verde. “Ora i visitatori che arrivano a Rocca di Montemassi per conoscere l’azienda, potranno prolungare il loro soggiorno cenando e dormendo all’interno della Tenuta”.

Gli eventi estivi

Quest’anno, anche in virtù della presenza in azienda di validi collaboratori, in primis Laura e Alioscia – aggiunge Gallo –, è stato possibile organizzare tre eventi che si sono svolti rispettivamente a giugno, luglio e agosto, racchiusi nella rassegna dal titolo AperiCinema, che ha suggellato il binomio vincente e gustoso tra Rocca di Montemassi e il cinema”.

Grazie alla collaborazione con “Al Cinema con Gusto”, format ideato dai giornalisti Giovanni Pellicci e Lorenzo Bianciardi per portare pellicole gustose in spazi d’eccezione sul solco del loro libro “A cena con Babette”, l’azienda vitivinicola è stata il suggestivo scenario di tre serate che hanno scandito l’estate 2018.

Tra un calice di vino sorseggiato sotto gli ulivi ed un assaggio della tradizione gastronomica maremmana – sottolinea il Direttore –, le serate hanno permesso a turisti e residenti di vivere appieno le bellezze naturalistiche che circondano le vigne e la Tenuta Rocca di Montemassi. Con la visione sotto le stelle di pellicole quali “Amore, cucina e curry”, “Soul Kitchen” e “Quanto Basta”, appositamente selezionate dagli autori e proiettate in un affascinante “salotto” curato in ogni dettaglio, sono andati in scena tre suggestivi appuntamenti che, complessivamente, hanno contato la partecipazione di oltre 300 spettatori”. Una proposta che ha convinto una variegata platea di partecipanti, dai più giovani amanti dell’aperitivo a base di vino, agli appassionati cinefili, vogliosi di riscoprire l’intramontabile formula del cinema all’aperto, a maggior ragione in un contesto d’eccezione. E, appena chiusa la prima edizione, già si pensa a come ripetere il format nella nuova stagione.

L’azienda, oggi diretta con
impegno e determinazione
da Alessandro Gallo, è attiva
su più fronti (viticoltura, agricoltura,
accoglienza, allevamento)
mostrando grande
dinamismo

La cucina d’autore

Nel frattempo Rocca di Montemassi continua a mostrarsi sensibile alla cucina d’autore, attraverso serate particolari proposte nel periodo estivo nel magico scenario della Tenuta. L’anno scorso è stato possibile degustare le carni preparate sapientemente da Dario Cecchini, mentre quest’anno in occasione dell’evento “La razza bovina maremmana: un antico gioiello del territorio” svoltosi a fine luglio (con il quale, per inciso, è stato presentato il progetto di diversificazione della produzione che l’azienda ha messo in atto, sempre con l’intento di proseguire il percorso di valorizzazione del territorio), si è potuto assaporare il famoso Peposo di Caino e gustare la selezione gastronomica proposta da Alessandro Ciofi, dell’Antica Salumeria Salvini.

Tra le novità più belle dell’ultimo
anno, un posto speciale
lo merita senza dubbio un
prodotto particolare e pieno
di fascino: il Gin Imperiale


Il Gin Imperiale

L’idea nasce dalla collaborazione tra Rocca di Montemassi e la Distilleria Quaglia, con l’apporto fondamentale anche di Giacomo Diamante, bartender, che grazie alla sua esperienza ha dato un prezioso supporto alla nascita di questo gin, dal nome evocativo di storie legate alla Maremma.

Ispirato al senso di potenza che il toro evoca, Imperiale racconta la Maremma nella forza dei suoi profumi e nell’audacia dei suoi sapori”. Così viene spiegato questo gin di Maremma dall’inconfondibile profumo mediterraneo e di grande carattere ed eleganza. “Felicemente diffuso dalla costa fino all’entroterra toscano, il ginepro – proseguono le note di presentazione – conferisce balsamicità e oleosità ad Imperiale, caratteristiche fondamentali per garantire consistenza e persistenza. Note di macchia mediterranea come il rosmarino e i fiori di sambuco contribuiscono, invece, a rafforzare l’approccio maschio e imperituro al primo assaggio. È così che si impara a conoscere la Maremma, immensa vastità di luce e colore, di campi da cui provengono le note più schiette e asciutte della zedoaria fino al finale rinfrescante e dolcemente amaro con la camomilla ad attutire l’irruenza di un prodotto che riesce in questo modo a soddisfare i migliori palati e a trasferire nella memoria del consumatore tutta la cultura maremmana in un sorso di verde e mare”.

Di fronte a un ottimo bicchiere di Syrosa, ci diamo appuntamento per la festa della vendemmia che ci sarà dopo la raccolta delle uve. Il consiglio quindi è quello di seguire attentamente questa importante realtà che con l’entusiasmo, la competenza e la chiarezza degli obiettivi, delle persone che vi lavorano, sta inserendosi ottimamente nel tessuto economico e sociale maremmano divenendone sempre più un punto di riferimento.

Info utili

Degustazione guidata con Visita della Tenuta e del Museo della Civiltà Rurale: dal 1 maggio al 30 ottobre: tutti i giorni dalle 11 alle 20 (prenotazione consigliata); dal 1 novembre al 30 aprile: tutti i giorni dalle 11 alle 18 (solo su prenotazione).

Info e prenotazioni: Rocca di Montemassi, Località Pian del Bichi – Frazione Montemassi – 58036 Roccastrada (GR), tel. +39 0564 579700, hospitality@roccadimontemassi.it – www.roccadimontemassi.it, presenti su facebook, Instagram.

I vini

Due bianchi, un rosato e tre rossi. Sono i vini griffati di Rocca di Montemassi. Tra i primi spicca l’autoctono per eccellenza della costa toscana, il Calasole a base di Vermentino, dalla splendida mineralità, al tempo stesso intenso e fresco, ma non da meno è il Viognier, varietà internazionale, che nella Tenuta viene vinificato in purezza per ottenere l’Astraio, un vino dal grande frutto, suadente e longevo.

Tra i rossi il Rocca di Montemassi rappresenta il vino di punta: elegante e possente rosso, uvaggio di vitigni internazionali quali il Cabernet Sauvignon, il Petit Verdot e Syrah espressione di un terroir d’eccellenza, frutto della passione e dell’esperienza dell’equipe tecnica della Tenuta Rocca di Montemassi. Si possono inoltre degustare il Sassabruna uvaggio di Sangiovese, Merlot e Syrah, i due vitigni internazionali che in questa porzione della Maremma hanno trovato habitat ideale e Le Focaie, un Sangiovese dai profumi freschi e fruttati come vuole la tradizione di questa terra.

Ultima novità il Syrosa, un vino rosato a base Syrah caratterizzato da un classico colore rosa tenue, note agrumate e da profumi delicati di lavanda e piccoli frutti rossi.