“La famiglia Gori fotografi professionisti del ‘900. Storie mai raccontate”

“La famiglia Gori fotografi professionisti del ‘900. Storie mai raccontate”

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Cosa c’è dietro agli scatti dei fotografi Gori? Quello che eravamo e quello che siamo, nelle immagini che rendono immortali il tempo e la vita della Maremma. Ma cosa sappiamo della storia e delle vite di chi sta di qua dall’obiettivo? L’ha raccontato Maria Enrica Monaco Gorni nel libro “La famiglia Gori fotografi professionisti del ‘900. Storie mai raccontate”

I fratelli Gori, ovvero gli Alinari della Maremma (come sono stati definiti), hanno conservato da generazioni le testimonianze di ogni angolo di questa terra, migliaia e migliaia di foto che non hanno bisogno di didascalie o di spiegazioni perché parlano da sole attraverso le espressioni dei protagonisti

di Rossano Marzocchi

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Il fotografo immortala i momenti degli altri, delle persone, degli animali e dell’ambiente che nel suo insieme vive, gioisce, soffre e muore intorno a lui. Ma lui, il fotografo, resta di qua dall’obiettivo, invisibile dietro la macchina fotografica, anonimo con la sua vita e la sua storia. Così è stato a lungo per i Gori, storici fotografi della Maremma, finalmente raccontati in un libro dedicato alla loro famiglia.
“La famiglia Gori – fotografi professionisti del ‘900” è il titolo del volume scritto da Maria Enrica Monaco Gorni, pubblicato da Effigi, e presentato recentemente al museo archeologico e d’arte a Grosseto. È il sottotitolo a colpire da subito: “Storie mai raccontate”, proprio perché in un certo senso si svelano per la prima volta le vite che si muovono da quasi un secolo dietro alle foto della Maremma che ammiriamo in ogni dove.
La presentazione, tra l’altro, ha coinciso con la mostra fotografica dei celebri professionisti dello scatto, allestita nello stesso stabile, un contesto particolarissimo e perfettamente in simbiosi con l’ambientazione del libro, ovvero la Sala delle statue, dove alle pareti spiccavano fotografie del territorio archeologico scattate dagli stessi Gori.
Gli Alinari della Maremma, così ha definito i Gori il giornalista Giancarlo Capecchi durante la presentazione del libro, i quali hanno conservato da generazioni le testimonianze di ogni angolo di questa terra, migliaia e migliaia di foto che non hanno bisogno di didascalie o di spiegazioni perché parlano da sole attraverso le espressioni dei protagonisti.
Felice per la pubblicazione sui Gori anche Luca Mantiglioni, responsabile della redazione grossetana della Nazione, che ha mostrato soddisfazione per il patrocinio offerto dal giornale alla manifestazione.
L’autrice, Maria Enrica Monaco Gorni, racconta nel libro in modo articolato la storia della famiglia e del suo capostipite Enrico Gori, autore di teatro, fotografo, pittore e gestore di sala cinematografica.
“Questo libro nasce con l’intento di riportare alla luce – si legge nell’ultima di copertina – la storia della nostra famiglia di fotografi professionisti, quella mai narrata, dalle origini alla costituzione della società “Foto Gori” e poi, solo dal 1949 quella “F.lli Gori”, il tutto attingendo e selezionando una vasta documentazione d’epoca. La storia di questa azienda familiare è diventata “grande” e nel tempo ha assunto un ruolo rilevante in Maremma grazie all’apporto di tutti i familiari indistintamente, anche se ciascuno in diversa parte e misura”.
In fin dei conti cosa sarebbe oggi la storia, raccontata senza le immagini? Cosa sarebbe il nostro passato senza una foto che ci ricordi come eravamo e, soprattutto, com’era ciò che ci stava intorno, la nostra terra, la nostra gente?
Dentro a un’immagine c’è tutto, forse ancor di più che in un video. Perché in quel preciso istante in cui la macchina fotografica fa clic immortalando un piccolo angolo dell’universo, viene fermato il tempo. E quel fermo immagine resterà per sempre così, a ricordarci la gioia, il dolore, la passione, la fatica o l’entusiasmo di quel momento.
A dare un giudizio, anche di carattere tecnico, sull’opera globale fotografica dei Gori è stato invece Ezio Genovesi, storico dell’arte che dirige ed insegna in un programma universitario della Rhode Island School of Design a Roma, il quale ha descritto la peculiarità delle immagini scattate ad Assisi da Enrico Gori, il capostipite della dinastia: “Foto che si distinguono per un sicuro senso dell’inquadratura e dunque della composizione e per una notevole capacità di dosare le gradazioni di luce”. Il professor Genovesi ha poi regalato all’autrice una serie di storiche fotografie fatte dal nonno Enrico, recuperate in ambienti diversi.
Presenti all’evento, oltre all’autrice e ai suoi stretti familiari, l’avvocato Giovanni Gori, l’architetto Cecilia Luzzetti, la direttrice del museo Maria Grazia Celuzza, l’assessore comunale alla cultura Giovanna Stellini, il presidente della Camera di Commercio Riccardo Breda, la presidente dell’Associazione storica, critico letteraria Eugenia Ocello, e una moltitudine di persone che fuoriuscivano dal locale, in un piacevole amarcord tra persone interessate alla storia familiare e professionale della celebre famiglia che continua a immortalare uno spaccato autentico della nostra terra di Maremma.

Antonio Gori sulla spiaggia di Follonica, 1932 enrico gori nel suo studio dipinge ad olio Follonica 1930 Gli eredi dell'archvio F.lli Gori Grosseto - Piazza Duomo. - 1948 in laboratorio (2)

libro Gori frontespizio