La galleria d’arte “Il Quadrivio”, dal profumo dei fiori ai colori dell’arte

La galleria d’arte “Il Quadrivio”, dal profumo dei fiori ai colori dell’arte

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È una bella storia quella di Patrizia Zuccherini conosciutissima fiorista fino a qualche anno fa ed oggi invece protagonista di un sogno diventato realtà: quello di aprire nel suo storico fondo, un tempo adibito appunto alla vendita di fiori, situato in viale Sonnino a Grosseto (alle Quattro Strade), una splendida galleria d’arte denominata e non a caso “Il Quadrivio”

Patrizia Zuccherini: «Con questa galleria ho avuto una seconda possibilità, è come tornare a vivere: mi dà una gioia infinita ed un entusiasmo incredibile, le stesse emozioni che provavo quando lavoravo nel negozio di fiori. È come rinascere e reinventarsi da capo… mi rende viva!».

di Giada Rustici

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La seconda passione di Patrizia
«È una seconda rinascita perché per me il negozio di fiori è stato tutta la mia vita, forse nemmeno pensavo di poter essere in grado di fare qualche altra cosa; con questa galleria ho avuto una seconda possibilità, è come tornare a vivere: mi dà una gioia infinita ed un entusiasmo incredibile, le stesse emozioni che provavo quando lavoravo nel negozio di fiori. È come rinascere e reinventarsi da capo… mi rende viva!». Come una mamma che parla della sua creatura: gli occhi lucidi, l’emozione e le parole di Patrizia Zuccherini, riferendosi alla sua galleria d’arte “Il Quadrivio”, grazie alla quale, dopo la chiusura del suo storico negozio di fiori, ha ricominciato veramente a sognare. «Sono sempre stata una lavoratrice tenace, per me lavorare anche dodici ore al giorno era la normalità, ma inevitabilmente ciò mi costringeva a limitare il tempo che passavo con la mia famiglia. Da quando, ormai nel 2010, ho chiuso la mia vecchia attività mi sono ripresa il tempo che avevo perduto. Ero estremamente felice, ma sentivo che qualcosa mi mancava e con il tempo ho scoperto che ciò di cui avevo veramente nostalgia era la gente, i miei clienti, il contatto con le persone. Dentro di me sentivo che avevo ancora tanto da dare agli altri».

Una favola d’amore
Una favola d’amore infinito quello tra Patrizia Zuccherini e l’arte, in un connubio unico che nasce quando l’arte fa rima con la vita. Ma come nelle più classiche delle favole è d’obbligo cominciare sempre da un c’era una volta. E dunque: c’era una volta uno storico negozio di fiori, lì in Via Sonnino n. 100. Tutti lo conoscevano: il famoso negozio delle Quattro Strade era un punto di riferimento per tutti i grossetani, che eccelleva per la sua straordinaria qualità e originalità nelle composizioni. Più di cinquant’anni di attività di cui trenta vissuti in quello storico negozio, poi… “la pensione”. Ma la vita ci mette sempre davanti una seconda possibilità, occorre semplicemente saperla cogliere. Ed è così, quasi per caso, che la strada della “signora dei fiori” incontra quella dell’arte: l’intraprendenza di quella bambina di cinque anni, cresciuta e diventata donna tra il profumo inebriante dei fiori, fece sì che, dopo quel lontano 2010, si affacciasse timida a quel corso di pittura fatto per riempire le sue giornate, per hobby. La signora Patrizia scoprì che dentro di sé si celava un’arte, coltivata inconsapevolmente con la stessa passione con cui si era dedicata ai fiori: cominciò a dipingere e decise di perfezionarsi al Liceo Artistico, dove, confrontandosi con studenti più giovani e con le molteplici difficoltà della scuola, si diplomò. Ma allora quale migliore occasione utilizzare quel fondo per far incontrare la nuova passione per l’arte a tutto tondo, con quella che fino a qualche tempo prima rappresentava la sua vita?
Era il 19 ottobre 2017 quando, quasi come una scommessa con sé stessa, la città apriva le braccia a una nuova creatura: Patrizia Zuccherini aveva dato vita alla galleria d’arte “Il Quadrivio”, nata prima come esposizione personale delle proprie opere e poi come luogo per le mostre anche di altri artisti.

Un nome tutt’altro che casuale
Altrettanto curiosa è la storia del nome: quadrivio letteralmente significa “insieme di quattro strade” e più precisamente, nel nostro caso, sono quella di Roma, Livorno, quella che porta al mare e naturalmente quella della nostra città. Dietro a tutto ciò però esiste un altro significato ancora più profondo: il nome rimanda idealmente al grande scrittore Luciano Bianciardi, che aveva utilizzato questo termine “il quadrivio” per definire precisamente quella parte di città. Bianciardi racconta di quando un ufficiale americano venne proprio a Grosseto e vi si fermò per circa un mese: era stato proprio lui, durante una delle loro passeggiate nella zona delle Quattro Strade, ad affermare che quella località gli ricordava tanto la sua Kansas City, poiché nella tranquillità di una città quasi di periferia, quello era l’unico posto veramente trafficato che, paradossalmente, ricordava l’America. Scavando però ancora più in profondità il nome rimanda ad un altro facile collegamento: il Medioevo. È in questo periodo che nasce il termine “quadrivio” spesso accompagnato con quello di “trivio” per indicare le arti liberali a fine educativo.

Un luogo di cultura
La Galleria non nasce, come si può ben intendere dalla sua storia, a scopo di lucro, ma come estrema manifestazione del puro amore per l’arte e rappresenta, grazie alla sua estrema varietà di forme ospitate, un grandissimo porto per ampliare la conoscenza anche al di fuori di quella cerchia di nicchia cui pensiamo, spesso, sia riferita la fruizione artistica: è un’occasione per riscoprire grandi personalità dell’arte maremmana, e non solo, che spesso e purtroppo sono state dimenticate. Tra i grandi nomi che ha ospitato troviamo, ad esempio, quello del grossetano Carlo Gentili, con cui la galleria è stata inaugurata, una figura determinante nel panorama artistico locale, oppure Claudio Amerighi, ma come loro tantissime altre personalità che non solo hanno segnato l’arte locale, ma anche quella nazionale.
Come ci conferma anche la Zuccherini stessa, il punto di forza della Galleria Il Quadrivio è senz’altro la grandissima varietà di tipologie artistiche (pittura, scultura, fotografia, grafica) che questi spazi sono e saranno in grado di ospitare con l’intento di rilanciare le più diverse forme d’arte.

L’esperienza diretta
È un’atmosfera magica. Varcata la soglia della nostra galleria d’arte si viene immersi in un mondo parallelo: è un’esperienza a 360 gradi in cui, chiudendo gli occhi, quasi ancora si sente l’odore dei vecchi fiori, si percepisce tutta la passione e l’amore per l’arte ed è impossibile rimanerne indifferenti. Già da fuori, grazie alle immense vetrine, senza entrare, si percepisce l’incanto dell’esposizione, e se ne rimane affascinati: una volta dentro si viene trasportati nel passato, nel presente e anche nel futuro in un’immensità di forme e colori. Sono i minuscoli dettagli, la cura che si cela dietro ogni singola pennellata di colore, che fanno della galleria un tesoro per la nostra città: è molto più di un luogo che ospita mostre di quadri, è il frutto di un amore senza precedenti, e si percepisce tutto, è un percorso di crescita personale.

I prossimi appuntamenti
I sogni nel cassetto sono moltissimi e partono soprattutto dalla volontà di coinvolgere sempre di più gli artisti ed i giovani attraverso l’organizzazione di varie attività. I locali si prestano benissimo anche per eventi culturali, come conferenze e presentazioni di libri. Ma per adesso le certezze sono nei prossimi appuntamenti.
La galleria, dal 2 al 11 marzo, ospiterà l’esposizione “Artisti del Novecento a Grosseto”: una mostra completamente diversa dalle precedenti, in cui sarà proprio Patrizia Zuccherini, affiancata da altre personalità, a spiegare le varie opere presentate coinvolgendo e trasmettendo tutta la sua passione e tutto il suo entusiasmo. Un vero e proprio viaggio nel passato alla scoperta dei più grandi geni artistici del secolo scorso.
Seguirà poi, dal 15 al 25 marzo, la mostra di Nadia Giusti, con la sua originalità della pittura su seta.
Le altre iniziative possono essere scoperte consultando il sito www.galleriailquadrivio.it in continuo aggiornamento.

Il consiglio che diamo a questo punto è quello di andare personalmente a visitare la Galleria d’arte Il Quadrivio, anche a prescindere dalle tantissime esposizioni in calendario, perché la visita non rappresenta “solo” una visita ad una semplice mostra di quadri, ma è un percorso di arricchimento personale e spirituale, in cui traspaiono tutti i sentimenti che hanno mosso la realizzazione di un sogno. E così non sarà difficile, chiudendo gli occhi, sentire ancora l’odore dei fiori e le risate di quella bambina di cinque anni, che insieme alla mamma, creò dal nulla il suo mondo fiorito e poi, da donna, lo ha trasformato nella seconda espressione della sua vita. Provateci, ne rimarrete incantati!

Info: www.galleriailquadrivio.it

Articolo pubblicato nel nr. di marzo 2018 di Maremma Magazine in edicola ed on line su www.maxisoft.it/mdm/maremmamagazine/index.php

Patrizia Zuccherini