L’Acquario Mediterraneo dell’Argentario, un sogno diventato realtà che oggi ...

L’Acquario Mediterraneo dell’Argentario, un sogno diventato realtà che oggi naviga a gonfie vele

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Una bella realtà, molto importante anche dal punto di vista turistico, considerando i visitatori che attira ogni anno ormai dal lontano 2001. Parliamo dell’Acquario Mediterraneo dell’Argentario, con sede a Porto Santo Stefano, gestito dall’Accademia Mare Ambiente. Intervista al vice presidente Alessandro Tommasi

Alessandro Tommasi: “Tirando approssimativamente un po’ di somme la nostra piccola struttura ha sin qui ospitato un numero di visitatori che sicuramente supera le 250.000 unità. Un numero che ci dà l’orgoglio di aver creato un importante punto di riferimento per l’Argentario, lo scoglio sul quale ci onoriamo di essere ospiti”

di Claudia Della Monaca

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Le attrazioni in Maremma non mancano. Ce ne sono di tutti i generi e per tutti i gusti. Una di queste è sicuramente l’Acquario Mediterraneo dell’Argentario con sede a Porto Santo Stefano, gestito dall’Accademia Mare Ambiente, una bella realtà nata nel 2001 che ormai veleggia verso il 15esimo anno di vita, presieduta oggi da Massimo Barlettani.
Dalla sua nascita l’A.M.A. ha collaborato a varie iniziative quali convegni, mostre, monitoraggi e varie attività culturali e scientifiche sul territorio con Le Università Toscane di Siena, Firenze e Pisa, con il Centro Studi Cetacei della Società di Scienze Naturali, con il Ministero dell’Università e della Ricerca, con l’Amministrazione Provinciale di Grosseto, con il Museo Zoologico “la Specola” dell’Università degli studi di Firenze, con il Museo dei Fisiocritici di Siena, con il Comune di Firenze, con il Comune di Orbetello, con il Parco della Maremma, con la rivista Mondo Sommerso e con il Polo Universitario Grossetano.
Dell’Acquario, della sua nascita, dei progetti e di tutto ciò che vi ruota attorno parliamo con il vicepresidente dell’Accademia Mare Ambiente Alessandro Tommasi, fino a poco tempo fa presidente carica che ricoperto per sette anni.

Allora Tommasi, quindici anni sono già un bel traguardo. Ma facciamo un passo indietro e torniamo agli inizi. Come nasce l’Acquario Mediterraneo dell’Argentario?
Un bel giorno, quindici anni fa, quattro amici si riunirono per mettere in pratica un sogno che aleggiava nella mente di ognuno di loro già da diversi anni: realizzare all’Argentario, lo scoglio che li aveva visti crescere sulle rive di questo prezioso angolo di Mediterraneo, una “miniatura” di ciò che avevano la fortuna di ammirare ogni volta che si immergevano nelle sue acque. Lo scopo era ed è quello di condividere, almeno in parte, anche con coloro che non si immergono, le bellissime sensazioni che si provano quando ci si lascia coprire dal generoso mantello del grande padre blu. Una volta costituita l’associazione che assunse l’ambizioso nome di “Accademia Mare Ambiente”, l’obiettivo della realizzazione dell’Acquario Mediterraneo dell’Argentario e del Centro didattico di Biologia Marina li coinvolse investendoli in pieno ed ognuno di loro, sostenuto dalle proprie conoscenze e competenze, si prodigò senza risparmio di energie per molti mesi ottenendo l’appoggio e la considerazione dell’Amministrazione Comunale dell’Argentario oltre al credito necessario per ottenere le risorse economiche sia per “posare il primo mattone” che per acquistare il “grosso” dell’attrezzatura. Infatti ad una prima regalia da parte di un privato seguì un sostanzioso contributo da parte dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze che permise di assolvere agli impegni finanziari relativi agli anticipi da corrispondere ai fornitori. Essenziale in questa fase fu anche il sostegno di molte aziende locali che collaborarono fattivamente e disinteressatamente agli allestimenti necessari. Inoltre si creò un magico ambiente che favorì il lavoro di un nutrito manipolo di amici accomunati da un contagioso entusiasmo per realizzare al meglio il sogno di tutti. D’altronde il “seme” dell’Acquario Comunale a Porto Santo Stefano era già in attesa di germogliare da molti anni: infatti il Circolo Subacqueo Stefano Mascioli, composto da subacquei argentarini, sin dalla fine degli anni ’80, aveva già prodotto diverse edizioni di acquari composti da vasche mediterranee nelle varie sedi del Circolo. Molti ricordano le vasche in via della Chiesa, in Via del Molo ed in Piazzale dei Rioni. La nuova sede fu individuata nella ex biblioteca comunale in Lungomare Navigatori il cui utilizzo fu concesso all’Accademia Mare Ambiente che si occupò direttamente di ristrutturare i locali sanandoli e rendendoli adatti ad accogliere le installazioni previste dal progetto. Impegno, lavoro, dedizione ed una buona dose di ottimismo anche “finanziario”, che in quegli anni era ancora possibile, e si giunse al fatidico giorno dell’inaugurazione: il 15 giugno del 2001. L’Accademia Mare Ambiente iniziò la propria avventura con i conti in rosso cupo e con l’entusiasmo dell’incoscienza.
Quando si parla di strutture museali e l’Acquario per certi versi lo è, una grande importanza l’assume l’allestimento, dato in questo caso dalle vasche, ma non solo, che deve essere accattivante, veritiero ed in grado di attirare il pubblico. Parliamone
L’intento dei membri dell’A.M.A. nella costruzione e nella progettazione delle vasche è stato quello di proporre agli ospiti dell’Acquario la ricostruzione fedele degli ambienti caratteristici dei fondali che lambiscono le coste dell’Argentario. Si è infatti provveduto, con l’utilizzo di materiali naturali, escludendo ogni sostanza sintetica, a riprodurre i piani litorali caratteristici dei fondali mediterranei alle varie profondità ricoprendo le rocce vive con la fauna sessile tipica delle nostre coste. Si è infatti evitato di proporre il modello di acquario “acqua e pesci” preferendo privilegiare l’ambientazione naturale nella quale anche gli ospiti “pinnuti” potessero sentirsi maggiormente a loro agio. La cura quotidiana delle vasche, e la pulizia maniacale con la quale vengono gestite, assicura sempre nello spettatore la sensazione di immergersi in un ambiente del tutto naturale. Alla prima serie di vasche inaugurata nel 2001 si è poi aggiunta, soprattutto grazie ai numerosi e sostanziosi contributi concessi dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze oltre che al lavoro prezioso degli instancabili volontari, la grande vasca pelagica e le vasche tematiche che hanno completato l’offerta. Recentemente, grazie al contributo concesso dalla BCC Saturnia e Costa d’Argento è stata creata l’unica vasca di ambientazione tropicale.
Sappiamo che l’Acquario praticamente sin dall’inizio ha anche una mascotte che si chiama… Carlotta…
La nostra storia è strettamente legata, ormai da più di venti anni ad un pesce, un pesce straordinario: la cernia Carlotta. Questo animale incredibile che sta con noi, si può dire, da quando eravamo giovani, in tutti questi anni, a dispetto del falso concetto che generalmente abbiamo dei pesci che consideriamo prede o, ancora peggio, soltanto del cibo, si è fatta grattare la pancia con evidente piacere, si è fatta pulire i denti tenendo alla propria igiene personale ed ha ispirato alcuni dei documentari da noi prodotti (I Racconti di Carlotta I,II,III). Come ogni cernia, che nasce femmina per diventare maschio soltanto dopo lunghi anni con comprensibili difficoltà in ordine alla riproduzione, si è ormai sicuramente tramutata in Carletto, ma ottiene sempre da noi tutto l’affetto che merita. Ultimamente poi, purtroppo, dato che gli acciacchi dell’età non affliggono soltanto gli umani, sta diventando cieca a causa di un’evidente “cataratta” che vela i suoi occhi. Nella sua vasca, in compagnia di una cernia più giovane, trascorre comunque serenamente la propria vecchiaia non pretendendo in cambio nulla se non un frugale pasto settimanale.
Un’altra attività che non deve mancare in una struttura che si prefigge l’obiettivo di coinvolgere il pubblico ed attirare visitatori, oltre al bell’allestimento, è la didattica che nel vostro caso è gestita dall’Accademia Mare Ambiente. Come si articola e cosa ha prodotto negli anni?
La nostra associazione, avendo assunto il pretenzioso nome di Accademia Mare Ambiente non poteva assolutamente prescindere dal dedicare alle attività didattiche buona parte delle energie. Infatti il principale obiettivo dell’A.M.A. è stato ed è ancora l’attività didattica e culturale volta a far crescere la consapevolezza dell’importanza del mantenimento dell’ambiente marino, essenziale per la qualità della vita delle generazioni future. Per ottenere tale obiettivo il target naturale è ovviamente costituito dai giovani in età scolare. Fu così che iniziò il lungo elenco dei progetti didattici rivolti agli studenti delle scuole secondarie finanziati dal Ministero dell’Università e Della Ricerca Scientifica. Contemporaneamente si iniziò l’attività didattica nell’ambito del progetto “Chiavi della Città” del Comune di Firenze che permise di collaudare felicemente la formula della gita giornaliera su una motonave attrezzata con l’offerta agli studenti della videoripresa subacquea realizzata dai sub dell’A.M.A. e direttamente commentata dai biologi e dai naturalisti dell’associazione. Negli anni il bagaglio di conoscenze e di esperienze che si era accumulato è stato poi riversato nel portale www.amadidattica.net/ per favorire anche con tale strumento l’approccio alla cultura dal mare. Le iniziative di carattere culturale dell’AMA sono puntualmente aggiornate sul sito internet dell’associazione www.acquarioargentario.org/
Dall’esperienza acquisita nella fotografia subacquea da parte di alcuni soci dell’A.M.A. si è passati alla produzione di veri e propri documentari destinati alla didattica ambientale con l’obiettivo di favorire la conoscenza degli ecosistemi marini ed il conseguente corretto approccio con il mare di casa nostra. Dopo aver realizzato un nutrito database di filmati realizzati nei fondali dell’Argentario si è iniziato a confezionare un buon numero di opere che, nell’insieme, costituiscono ormai un vero e proprio protocollo didattico che viene ogni anno utilizzato per le attività di formazione rivolte agli studenti. A tali opere si sono aggiunte, negli anni, anche produzioni che ritraggono la fauna marina di molte località tropicali. Durante il 2014 si è prodotto poi un documentario dal titolo “Argentario, Gioiello prezioso del Mare Nostrum” con finalità culturali, destinato alla promozione turistica del territorio dell’Argentario.
E per il futuro? C’è qualcosa in particolare un progetto, un obiettivo che vi sta particolarmente a cuore?
Sì c’è e si chiama progetto Argentarola: un vero e proprio sogno nel cassetto! Con la consapevolezza del grande bisogno di rispetto che il mare di casa nostra grida a gran voce, l’A.M.A. ha proposto già da alcuni anni all’Amministrazione Comunale dell’Argentario un progetto per la realizzazione di un’area gestita intorno allo scoglio dell’Argentarola. Tale progetto, che prevede la destinazione dei fondali che lambiscono l’isolotto alla sola escursione naturalistica subacquea guidata con il divieto per ogni tipo di pesca nel raggio di 300 metri, favorirebbe la creazione di un nuovo “Acquario”, questa volta direttamente sott’acqua. Questa realizzazione, in linea con quanto già creato in molte località del nostro paese, consentirebbe alla collettività dell’Argentario, coniugando lo sviluppo economico compatibile con la protezione dell’ambiente, la nascita di un “prodotto turistico” d’eccellenza. I fondali dell’Argentarola, già riconosciuti in ambito scientifico come i più dotati di biodiversità rispetto a tutte le coste toscane, isole comprese, rappresenterebbero, una volta ottenuta la protezione richiesta, una meta ambita per ogni subacqueo, ovviamente nel massimo rispetto delle regole che verrebbero imposte. Ad oggi, tuttavia, il nostro progetto stenta ancora a decollare per la scarsa determinazione dell’Amministrazione e per le infinite inerzie di carattere burocratico.
Tracciamo un primo breve bilancio dell’attività dell’Acquario dell’Argentario oggi a quasi quattordici anni dalla nascita
A distanza di quasi quattordici anni dall’inaugurazione, grazie alla fiducia accordata dall’Amministrazione Comunale dell’Argentario, ma del tutto guadagnata dal manipolo di volontari che ancora oggi operano nell’A.M.A. (alcuni di loro, quelli che ancora ne hanno, hanno ormai i capelli bianchi), l’Acquario dell’Argentario continua con successo la propria attività mantenendo, pur tra mille difficoltà spesso legate alla contingenza economica, la struttura acquaristica con decoro e con l’orgoglio di chi offre al turista un prodotto tipico della propria terra. Tirando approssimativamente un po’ di somme la nostra piccola struttura ha sin qui ospitato un numero di visitatori che sicuramente supera le 250.000 unità. Un numero che ci dà l’orgoglio di aver creato un importante punto di riferimento per l’Argentario, lo scoglio sul quale ci onoriamo di essere ospiti.

Info su orari e prezzi sul sito web www.acquarioargentario.org

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