Centro Cinofilo “Le Capannelle” di Montorsaio: un resort a 5 stelle...

Centro Cinofilo “Le Capannelle” di Montorsaio: un resort a 5 stelle per cani e gatti

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Giovanni Nati sapeva che prima o poi l’ispirazione sarebbe arrivata e fu così che nel 1998, in occasione di una vacanza/studio nel nord Italia per educare/educarsi con il proprio cane, capì che Le Capannelle di Montorsaio (siamo in Toscana, dalle parti di Campagnatico, a quattordici chilometri da Grosseto) sarebbero diventate il primo Centro Cinofilo in Maremma: un agriturismo per cani e gatti!

Giovanni Nati: “Il Centro vuole diventare un punto di riferimento per tutti gli amanti del cane, promotore di iniziative e incontri dove scambiare informazioni e suggerimenti che aiutino tutti gli appassionati ad interagire al meglio con i propri amici a quattro zampe”

di Marina Valmarana

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L’Azienda Agrituristica “Le Capannelle” di Montorsaio si trova in Toscana, a quattordici chilometri da Grosseto. Parlando con Giovan Battista Nati, proprietario de Le Capannelle, scopro che questo luogo, dove ora sorge un centro cinofilo di altissima qualità, è anche un luogo ricco di storia.
“Originariamente il podere era un’antica stazione di posta, dove già nel 1300 trovavano conforto e rifugio i viandanti e i loro cavalli che percorrevano la strada da Siena, o dal Monte Amiata, verso Grosseto. È in questo luogo ricco di storia che abbiamo voluto creare un allevamento e un centro d’ospitalità per animali domestici, immerso nel verde della Maremma, un vero agriturismo “per quattro zampe”.
Le prime testimonianze scritte del luogo si trovano nella visita dell’auditore Bartolomeo Gherardini alla Comunità di Montorsaio nell’anno 1676 d.c. (da c.f.r) quando Siena, dominatrice di questi territori, verificava tramite i suoi auditori la consistenza dei propri possedimenti. A quel tempo “l’Ostaria delle Capannelle”, facente parte della corte di Montorsaio, era descritta come un luogo coltivato a vigne e nel quale vi erano quattro fuochi (nuclei familiari) e non più di sette anime.
Varie altre memorie riportate da libri e giornali dell’ottocento, tramandano la testimonianza di avventure di viandanti e di atti di brigantaggio dei tempi passati, che potrete consultare in una vostra gradita visita presso di noi”.
Le parole di Giovanni mi incuriosiscono: è bello vedere quest’aspetto storico così radicato e presente tutt’ora in questo luogo e quindi decido di fare una mia piccola ricerca personale e scopro che:
“La famiglia Nati era legata all’osteria delle Capannelle, su cui si raccontavano tante storie curiose. Ad esempio, il 7 agosto 1832, in località la Chiusa e i Casalini, sulla strada delle vigne, che dalle Capannelle sale a Montorsaio, Pasquale Giannetti, soprannominato Milanima, per una questione di gioco sorta nell’osteria delle Capannelle, uccise il suo compagno Luigi Appirelli, detto Girelli. In quell’estate la locanda era tenuta da Lino Benocci e sua moglie Vittoria, figlia di Giovanni Vaccari e Margherita Corti. 85 “La Rota criminale di Grosseto condannò il Giannetti a cinque anni di confino a Massa Marittima.”
L’osteria delle Capannelle nel 1825 apparteneva a Giovanni Vannucci, figlio di Domenico, che possedeva anche molti terreni intorno e nel 1843 avviene la vendita a favore di Giovambattista Nati, mentre nel 1858, dopo la morte di Giovambattista, avvenuta nel 1856, l’immobile passa in eredità al figlio Francesco Innocenzo Ferdinando.
Di tutta la famiglia di Giovan Battista rimane oggi un unico maschio, che ripete il nome del nonno ed abita ancora alle Capannelle di Montorsaio”.
Fonte: Montorsaio e le sue famiglie di Tamara Gigli Sanesi – Ministero per i beni e le attività culturali – Archivio di Stato di Grosseto – Amministrazione degli Usi Civici di Montorsaio, Grosseto 2007.
Oggi a Le Capannelle vivono, insieme a Giovanni, i suoi tre figli Francesco, Lorenzo e Riccardo.
La collocazione storica de Le Capannelle ci aiuta a capire il perché dell’attaccamento di Giovanni a questo angolo di Maremma. Nato e cresciuto a Grosseto, nel 1989 decide di iniziare una ristrutturazione che è ancora, tutt’oggi, in corso.
Amante della campagna e appassionato del posto, ha sempre rispettato questo luogo e lo spirito in esso racchiuso. L’idea e l’obiettivo sono sempre stati quelli di recuperare, di salvare, non di distruggere e poi ricostruire, con l’intento che il passato e il presente non fossero poi così distanti.
Quando iniziano i lavori di ristrutturazione, Giovanni vuole trasformare questa residenza di campagna in un posto che non sia di sola vacanza ma sia luogo di interesse e di lavoro, in tale modo il legame con Le Capannelle diventerebbe ancora più forte.
Giovanni sapeva che prima o poi l’ispirazione sarebbe arrivata e fu così che in occasione di una vacanza/studio nel nord Italia per educare/educarsi con il proprio cane, con sua moglie Michela, per addestrare il loro Dobermann, capì che Le Capannelle sarebbero diventate il primo Centro Cinofilo in Maremma: un agriturismo per cani e gatti!
Giovanni e Michela decidono quindi di dedicarsi all’ospitalità, all’allevamento ed al dog trekking. Nei primi anni l’ospitalità viene curata e seguita con ottimi risultati da Michela, che avvia con grandissima passione anche l’allevamento di Border Collie prima, e di Petit Basset Griffon Vendèen dopo. Giovanni si dedica principalmente alla realizzazione e cura delle strutture, curando quegli aspetti tecnici e logistici che la rendono oggi decisamente all’avanguardia per qualità e quantità dei servizi offerti.

Nel 2011 avviene la separazione professionale e personale tra Giovanni e Michela. Giovanni continua con l’ospitalità a Le Capannelle, Michela si trasferisce e continua con successo e passione la sua attività di allevatrice ed educatrice cinofila.
Da quel momento lo staff preparato e competente, che già collaborava con la struttura cinofila, sotto la direzione di Giovanni diventa un vero e proprio “team” con un unico obiettivo: offrire ospitalità, cortesia, standard qualitativo elevato ad un costo accessibile.
Ad oggi Francesca, Sonia ed Agnese sono fondamentali e indispensabili per il funzionamento del centro cinofilo.
Giovanni continua il suo racconto: “L’inizio è stato caratterizzato da un enorme investimento economico, superiore alle attese, proprio per permettere di avere un centro di qualità e di preservare, nel contempo, un luogo ricco di storia”.
Parlando del presente si nota quanto Giovanni sia grato alle sue collaboratrici per il lavoro che svolgono:
“Spesso durante i periodi in cui gli animali sono ospiti del centro avviene anche, dove necessario, una sorta di rieducazione. Francesca, Sonia ed Agnese non si limitano ad accudire gli ospiti a quattro zampe, il loro amore e la loro passione, sono ottime cure nei casi per esempio di forte “mordacità” da parte di qualche esemplare. Una gestione corretta del cane, l’affetto, il rispetto delle regole, la libertà controllata, sono tutti elementi che portano i soggetti difficili a fidarsi nuovamente dell’uomo e a perdere, piano piano, l’eccessiva aggressività”.
Facendo una passeggiata nel Centro, Giovanni mi spiega che: “gli ospiti sono eterogenei ed anche la durata del soggiorno è molto variabile. Il motivo principale che porta gli animale a quattro zampe a Le Capannelle è di base l’andare in vacanza dei “padroni”, ma può succedere anche che una persona non possa occuparsi del suo piccolo amico perché deve essere ricoverato in ospedale, oppure a causa di un trasloco, di un trasferimento dove è impossibilitato a portarlo con sé, la nascita di un bebè (specie nei casi di animali aggressivi)”.
I box per i cani sono 30, con 12 spazi indipendenti di sgambatura, ci sono poi, per i gatti, 8 box ampi con ogni comfort (balconcini, tiragraffi…).
“Il Centro è una struttura modello, efficiente e moderna, conforme alle leggi in materia.
I box hanno una superficie di otto metri quadrati cadauno, con basamento in cemento quarzato, trattato con idonea vernice idrorepellente (per non trattenere germi e cattivi odori), dotati di riscaldamento per un soggiorno confortevole anche nei periodi più freddi. Per i più esigenti abbiamo anche box completamente al chiuso anch’essi riscaldati. Le pareti e le coperture sono coibentate, è poi nostra quotidiana premura effettuare le pulizie e la disinfezione dei box.
Ogni mattina tutti i cani vengono fatti uscire dai box per essere condotti nei cosiddetti “spazi di sgambatura”, apposite aree verdi destinate al gioco ed alla socializzazione, mentre gli addetti provvedono alla pulizia interna dei box ed alla preparazione della “pappa”. Forniamo un cibo di ottima qualità, ma se necessario è possibile portare il pasto abituale del proprio cane. Qualora richiesto possiamo effettuare terapie, ma solo se prescritte dal medico veterinario.
Se invece si volesse far controllare il cane presso la nostra sede, mettiamo a disposizione il nuovissimo ambulatorio veterinario, destinato esclusivamente agli ospiti della pensione, e non a visite su esterni”.
Una delle cose che mi ha colpito di più di questa realtà è la grande importanza che Giovanni e le sue collaboratrici danno all’aspetto affettivo nei confronti non solo degli ospiti a 4 zampe ma anche alle loro famiglie. Sono costantemente in contatto per raccontare loro come stanno i cuccioli e vengono inviate regolarmente delle foto per farli sentire meno soli e alleviare la malinconia. È importantissimo che il padrone sia continuamente tenuto aggiornato sul proprio amico a quattro zampe.
Domando a Giovanni quali sono i suoi progetti.
“Per il futuro, oltre al continuo miglioramento per aumentare sempre più la qualità del soggiorno dei nostri ospiti, abbiamo in progetto di costruire delle casette in legno bifamiliari con giardinetto di pertinenza per i cani di piccola taglia, altre aree di sgambatura e perfezionare costantemente la struttura esistente. Vorrei però evidenziare come la sola manutenzione ordinaria del centro,  efficace e completa, unita a quella del verde che lo incornicia, ci assorba non poco!
Restiamo in contatto con ogni altro centro cinofilo per stare al passo con le migliori soluzioni tecniche e strutturali, soluzioni in continua evoluzione dinamica che garantiscono la più alta qualità di servizi. Dal costante confronto con gli altri appassionati ed esperti cinofili, si sviluppa la “Cultura del Cane”.
Il Centro vuole diventare un punto di riferimento per tutti gli amanti del cane, promotore di iniziative e incontri dove scambiare informazioni e suggerimenti che aiutino tutti gli appassionati ad interagire al meglio con i propri amici a quattro zampe”.
Conclusa la mia visita, rifletto su quante belle iniziative e importanti realtà ci sono nel nostro territorio.
Per ogni ulteriore curiosità vi consiglio di visitare di persona Le Capannelle, scoprirete sicuramente un bel mondo per i nostri amici a quattro zampe, un “resort” di altissima qualità!

Info: Capannelle di Montorsaio – Fraz. Montorsaio 36, 58042 CAMPAGNATICO (Grosseto), Toscana; Giovanni: +39 333 2958259 Staff: +39 333 2958260; sito: www.lecapannelledimontorsaio.it – mail: info@lecapannelledimontorsaio.it; GPS +42° 87’ 47.24”, +11° 20’ 62.99”; Facebook e Youtube: Centro Cinofilo Le Capannelle di Montorsaio

Maremma Magazine – Giugno 2017 – Le Capannelle