Consegnato a Nomadelfia il premio Grifone d’Oro

Consegnato a Nomadelfia il premio Grifone d’Oro

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“La Comunità di Nomadelfia rappresenta un ottimo esempio di accoglienza secondo lo spirito e i valori cristiani. La struttura, ormai ben radicata alle porte di Grosseto, è altresì un chiaro simbolo di integrazione e rispetto della persona”. Questa è la motivazione del Grifone d’Oro, massima onorificenza della città di Grosseto, letta dal presidente della Proloco, Umberto Carini, al momento della consegna del premio a Francesco, presidente della Comunità di Nomadelfia, in occasione dei festeggiamenti del patrono cittadino San Lorenzo.
Una comunità storica, quella di Nomadelfia, unica in Italia, fondata da Don Zeno Saltini, che diventato sacerdote accolse con sé un giovane appena uscito dal carcere e che ha realizzato l’ideale della fraternità nel mondo di oggi.
Da allora, quasi cinquemila figli sono stati accolti dalle famiglie di Nomadelfia.
In un periodo storico, dunque, in cui l’accoglienza e l’integrazione appaiono concetti di difficile realizzazione, alle porte di Grosseto continua a vivere e progredire una comunità autosufficiente, dedita alla condivisione secondo i valori cattolici e mai in conflitto con la comunità cittadina. Anzi, spesso viene portata come esempio in tutta Italia.
Nomadelfia, come dice lo slogan stesso, è una proposta di fede e di amore: amore nell’accogliere e crescere come figli propri quei ragazzi, quelle vite, che qualcuno ha ripudiato e che hanno trovato casa e conforto a Nomadelfia; fede come quella nei valori cristiani, praticati in questo luogo in cui le madri lo sono per vocazione e sono gelose custodi del bene più sacro che esiste: la vita. Recentemente è venuta a mancare Irene Bertoni che di figli ne ha avuti addirittura 54.
A Nomadelfia tutti i beni sono in comune, non esiste proprietà privata e non circola denaro.
Celebri gli spettacoli itineranti in tutta Italia dei Nomadelfi, particolarmente intensi nel 2015, tendenti a far conoscere l’opera della Comunità, così come lo spettacolo “I ragazzi di don Zeno” un musical di successo con 87 attori, 250 costumi, musiche, balli e una drammaturgia scritta da una maestra della fiction Rai, che ha lasciato un segno di rinnovata speranza per il futuro della nostra terra.
“È stata una scelta coraggiosa e meravigliosa – ha detto il vescovo Rodolfo Cetoloni, chiamato sul palco insieme alle altre autorità – quella di assegnare il Grifone a Nomadelfia. Questo vuol dire che la coerenza e il coraggio di Don Zeno possono diventare una nostra scelta di vita. Vuole dire riaffermare che prima di tutto e sempre, oltre ogni distinzione e anche ogni ferita, ogni uomo è figlio di Dio, è fratello, è un tesoro e un valore assoluto”.
“Ringrazio i grossetani per la vicinanza e l’affetto che ci hanno sempre dimostrato e per la grande partecipazione che stasera ci rende felici. Grazie alla Proloco e al suo presidente Carini per il Grifone concessoci, al sindaco Vivarelli Colonna, al vescovo Rodolfo per aver definito meravigliosa e coraggiosa la scelta di assegnarci questo prestigioso riconoscimento e grazie all’amico da sempre Giancarlo Capecchi per le belle parole che ci ha rivolto, ricordando la nostra storia maremmana e non solo”. Queste le parole dette da Francesco di Nomadelfia, presidente della Comunità, nel ricevere il premio tra gli applausi di condivisione della piazza. Poi, un altro ringraziamento: “Il mio, quello di don Ferdinando e di tutti i Nomadelfi, va a Don Zeno, al suo coraggio, alla sua umanità, alla sua fede che per ognuno di noi sono diventate scelte di vita, di amore, di fratellanza”.
In una piazza Dante gremitissima si è svolta la manifestazione che ha chiuso i festeggiamenti del patrono di Grosseto. Si è trattato di un Grifone sentito dalla cittadinanza e speciale anche per lo spettacolo offerto dall’Orchestra Città di Grosseto che insieme ai componenti di Musica da ripostiglio e dal gruppo dei 2.0 ha proposto nel concerto un viaggio attraverso la musica d’autore italiana.
Essi hanno interpretato alcuni fra i più grandi successi italiani degli ultimi cinquant’anni: da Battisti a De André passando attraverso le musiche di Mina, Celentano, Paoli Conte e non solo. I brani sono stati eseguiti sotto la direzione e con arrangiamenti unici di Riccardo Cavalieri, variando anche in generi differenti, sì da spaziare dallo swing, al pop, al jazz e ai ritmi sudamericani. Un programma insolito, che i grossetani hanno apprezzato con applausi e andando dietro alle trovate di Luca Pirozzi e Riccardo Cavalieri. Un bel gruppo armonico a dare ritmo e piacere a una serata di festa: gli archi dell’orchestra Città di Grosseto, col primo violino Claudio Cavalieri e Luca Pirozzi alla chitarra e voce con “Musica da ripostiglio”, Luca Giacomelli alla chitarra, Aldo Milani al sassofono e al clarinetto, Raffaele Toninelli al contrabbasso, Emanuele Pellegrini alla batteria e 2.0, Jole Canelli splendida voce con Leonardo Marcucci alla chitarra.
Rossano Marzocchi

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