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Viola Niccolai, la giovane artista maremmana emergente firma la copertina di un libro immortale

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Bel riconoscimento per Viola Niccolai, giovane artista maremmana emergente originaria di Santa Fiora: è sua l’immagine di copertina della nuova prestigiosa edizione Einaudi delle Lettere dal carcere di Gramsci (circa 1400 pagine complessive), curata da Francesco Giasi, direttore della Fondazione Gramsci di Roma, subito favorevolmente accolta dalla critica

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È un importante evento editoriale perché ripropone in forma aggiornata e completa, con lettere e documenti inediti e un ampio corredo di immagini, «un capolavoro della letteratura epistolare», un grande classico letterario ed etico-politico del Novecento, «capace di raccontare una storia drammatica – con l’esito più tragico – come solo i capolavori della letteratura sanno fare», un vero e proprio autoritratto imprescindibile per la comprensione d’insieme del vissuto e dell’elaborazione intellettuale del prigioniero. Un libro unico, forse interminabile e nel contempo, come scrive Ernesto Franco, «un libro di famiglia», nel senso che generazioni di italiani lo hanno letto e lo posseggono nelle varie edizioni, il cui valore non scema con il tempo e i cui contenuti appaiono sempre così sorprendentemente stimolanti e articolati…

Viola Niccolai, nata nel 1986, è una giovane illustratrice originaria di Santa Fiora, paese amiatino dove ancora risiede. Dopo aver conseguito il diploma liceale a Castel del Piano, ha frequentato il corso di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze e il biennio specialistico d’illustrazione all’Accademia di Bologna. Attualmente insegna Storia dell’arte nei licei di Manciano e Sorano e collabora con diverse case editrici che si occupano di pubblicazioni per bambini ed editoria scolastica. Ha all’attivo diverse pubblicazioni:

  • La volpe e il polledrino (2014),
  • Storie di Ba (2016),
  • Per gioco. L’arte di divertirsi (2017),
  • Blu, realizzato in collaborazione con i Musei Civici Fiorentini, dove analizza il ruolo di questo particolare colore all’interno della storia dell’arte (2017), tutti per la casa editrice milanese Topipittori,
  • La bambola brutta: storia di Eloisa partigiana, edito dalla “Brigata Viganò” di Bologna (2017),
  • una versione illustrata del film Caro diario di Nanni Moretti (This is not Caro Diario, Remake VHS 033) pubblicata da Tinals (2019).

Nel 2012 è stata selezionata per la mostra degli illustratori della Fiera di Bologna, nel 2014 ha partecipato alla biennale d’illustrazione d’Illustrarte e nel 2017 ha illustrato il manifesto per il festival musicale milanese “MiAmi Festival”. Nel corso degli anni ha realizzato mostre e attività formative sulle modalità dell’illustrazione; presentato volumi e partecipato ad attività culturali legate alla sua produzione di illustratrice e ha collaborato con la rivista Hamelin e con il New York Times…

Se vuoi leggere l’articolo completo, lo trovi pubblicato sul numero di dicembre 2020 di Maremma Magazine (alle pagine 69-70), disponibile in edicola, su abbonamento e in versione digitale. Acquista la tua copia on line! Clicca QUI