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“Ombrone 2016”, tanti eventi in ricordo della tragica alluvione a Grosseto cinquant’anni fa!

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“La storia di una tragedia, la forza di un popolo” è il filo conduttore del cartellone di eventi “Ombrone 2016” promosso dalla Prefettura di Grosseto insieme al Comune capoluogo e al Consorzio di Bonifica, con altri partner pubblici e privati, per ricordare il 50esimo anniversario dell’alluvione che nel 1966 colpì Grosseto, con l’esondazione del fiume Ombrone

Il tema di fondo delle iniziative organizzate per il 50esimo anniversario dell’alluvione che il 4-5 novembre 1966 colpì Grosseto, non è solo nel ricordo della tragedia, ma nella prospettiva che vede il fiume Ombrone come importante risorsa economica per un territorio in cui si può fare ancora molto per la sua sicurezza

di Deborah Coron

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È un cartellone decisamente corposo quello messo a punto per celebrare il 50° anniversario dell’alluvione che nel 1966 colpì Grosseto, con l’esondazione del fiume Ombrone. Mostre fotografiche, convegni, spettacoli teatrali, incontri nelle scuole, presentazione di libri, visite guidate, concerti e altro, saranno al centro di un percorso in ricordo di quel drammatico 4 novembre. Il cartellone, inaugurato il 22 settembre (e prima ancora il 20, con la conferenza stampa di presentazione), andrà avanti fino al 2017.
Filo conduttore del programma promosso dalla Prefettura di Grosseto insieme al Comune capoluogo e al Consorzio Bonifica 6 Toscana Sud, con altri partner pubblici e privati, è il tema “La storia di una tragedia, la forza di un popolo”.
Numerosissimi gli eventi che saranno proposti in città e in altre località della Maremma.

“Sono passati 50 anni – ha detto il prefetto di Grosseto, Cinzia Torraco – da quella mattina del 4 novembre quando il fiume Ombrone ruppe gli argini e invase Grosseto: danni incalcolabili per una città di provincia che si avviava lentamente verso il primo vero sviluppo. In quella tragedia, tuttavia, Grosseto si scoprì solidale, impegnata in un mutuo aiuto che, forse per la prima volta, si tradusse in una presa di coscienza identitaria per l’intera comunità. A differenza di Firenze, a cui arrivarono aiuti da tutto il mondo, Grosseto, senza clamore, trovò nei cittadini volontari che si sono rimboccati le maniche la maggiore forza per risolvere l’emergenza e la fase della ricostruzione. Oggi, il nostro intento è quello di riannodare i fili della memoria: gli eventi che presentiamo sotto il nome di Ombrone 2016 rappresentano la volontà rinnovata di raccontare, attraverso la tragedia, la forza del popolo di Maremma, cui va tutta la mia stima e la mia commozione. Nel salutare con affetto i grossetani che oggi mi accolgono, il mio pensiero va a tutti coloro che, 50 anni fa, dimostrarono uno spirito tenace e puro, nobile e generoso. Caratteristiche preziose che devono continuare ad essere pietre fondanti della nostra comunità”.
L’anniversario viene celebrato non solo per non perdere la memoria di quanto accaduto, dei danni subiti dalla città e del trauma ancora impresso nei grossetani, ma anche per sottolineare il grande lavoro portato avanti, fin da subito, da tanti uomini e donne, vittime di quell’evento e da quanti accorsero per contribuire alla ripresa di Grosseto, costituendo quella Cultura positiva che fece nascere nel 1982 la Protezione Civile, basata sui più nobili valori: Soccorso, Assistenza, Solidarietà e Senso civico.
Ma in termini di sicurezza, come sottolineato dal sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna, ancora molto si può fare. “Celebrare il 50esimo di un evento che ha segnato la storia cittadina – ha detto il Primo Cittadino di Grosseto – è un obbligo e una responsabilità che sentiamo profondamente. Quello che infatti ricordiamo con le iniziative programmate per i prossimi due mesi è un dramma che ha toccato tutta la città, le famiglie e le attività economiche. L’alluvione del ‘66 non solo ha provocato danni e traumi in chi l’ha vissuta, ma ha stravolto i ritmi del quotidiano vivere. Le mostre, i libri, i convegni e i percorsi promossi quest’anno vogliono essere un momento di partecipazione alla vicenda umana e di riflessione su quanto è stato fatto e quanto ancora si può e si deve fare in termini di sicurezza a tutela dei cittadini e del territorio. L’Ombrone è una preziosa risorsa che va definitivamente liberata dal concetto di ‘minaccia’; è una risorsa paesaggistica da curare e rivalorizzare anche in chiave turistica e promozionale per Grosseto e per tutta la Maremma. Questa la sfida per il domani, nel ricordo commosso e sincero dei tristi eventi passati”.
Tutto questo sarà declinato in mostre fotografiche, convegni, spettacoli teatrali, incontri nelle scuole, presentazione di libri, visite guidate nei luoghi legati al fiume Ombrone, concerti e altro. A Grosseto così come a Castiglione della Pescaia, a Cinigiano, a Buonconvento e ad Alberese.
“È un grande onore – ha aggiunto Fabio Bellacchi, presidente del Consorzio Bonifica 6 Toscana Sud – per il sottoscritto e per questo Consorzio, essere capofila di un progetto importante, come questo. Ombrone 2016 deve essere, si, un momento di ricordo, ma anche di riflessione e soprattutto di sprone, guardando al futuro in maniera positiva, per far sì che nessuno debba più aver a vivere simili tragedie. Abbiamo lavorato tanto in questi mesi, assieme a tutti i soggetti, pubblici e privati che hanno voluto far parte del progetto, al fine di regalare non solo alla città, ma alla Maremma e tutte le zone alluvionate 50 anni fa, anche del senese, più momenti diversificati. Essi sono racchiusi in un corposo cartellone di eventi che dopo la presentazione del libro, ‘La Grande Alluvione’ (del 22 settembre scorso, ndr), proseguiranno con tante iniziative fino al 2017 concludendosi con un Convegno a Marzo per coinvolgere tutta la città e le istituzioni e che avrà tra i temi più significativi quello delle azioni ancora da intraprendere per risolvere preventivamente tutte le problematiche legate al fiume”.
Oltre a Comune, Prefettura e Bonifica, sono coinvolti nel progetto “Ombrone 2016” la Regione Toscana, la Banca della Maremma, l’Archivio di Stato di Grosseto, i Comuni di Castiglione della Pescaia, Cinigiano, Buonconvento e Asciano, la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, il Corpo Forestale, la Cri, il Parco della Maremma, il Rotary Club di Grosseto, l’Acquedotto del Fiora, il Polo Universitario di Grosseto, la Fondazione Grosseto Cultura, la Pro Loco di Grosseto, Uscita di Sicurezza, gli ordini professionali degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geologi e dei Geometri, Archivio delle tradizioni popolari, Alcedo, Gli Anta, Archivio fratelli Gori.

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