Grosseto, quando da un pozzo di butto torna a galla… la storia!

Grosseto, quando da un pozzo di butto torna a galla… la storia!

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È in pieno svolgimento e sta riscuotendo apprezzamenti e consensi la mostra “Oltre il duomo. Il pozzo del vano ipogeo e le sue ricchezze”, organizzata dal Comune di Grosseto e allestita e pensata come un percorso diffuso che si snoda tra Grosseto, Roselle e Alberese con l’intento di indagare l’identità di una comunità ritrovata in un pozzo di butto, scoperto, nel 2010, sotto la Cattedrale

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Un tesoro in fondo al pozzo, come nelle fiabe. In questo caso, però, la realtà supera la fantasia e il tesoro nel pozzo è qualcosa di straordinario: una scoperta archeologica unica che ci racconta la Grosseto del XV secolo e che è la protagonista della mostra-evento 2019/2020 “Oltre il duomo. Il pozzo del vano ipogeo e le sue ricchezze”.
La mostra è stata inaugurata l’8 giugno 2019 e si concluderà il 2 febbraio 2020.

Una mostra diffusa

Una mostra diffusa sul territorio di cui ricostruisce la storia, in un percorso integrato tra Grosseto, Roselle e Alberese. Organizzata dal Comune di Grosseto, l’esposizione è il risultato di un progetto decennale portato avanti dalla Diocesi e dalla Soprintendenza, che oggi, grazie alla collaborazione di più Enti, si presenta finalmente alla comunità.
Tutto è cominciato con la scoperta, nel 2010, di un ambiente sotterraneo e di un pozzo di butto sotto la Cattedrale. Da qui lo scavo archeologico e l’eccezionale recupero di un contesto ricco e variegato in grado di restituire preziosissime informazioni sullo stile di vita e la quotidianità della Grosseto del XV secolo.
Il luogo ove sono raccolti tutti i materiali recuperati e restaurati è il Museo Archeologico e d’Arte della Maremma- Museo d’Arte Sacra della diocesi di Grosseto, contenitore perfetto per l’esposizione e la narrazione di tutti i reperti archeologici, faunistici e botanici rinvenuti.

La scoperta

Nel marzo 2010, durante le indagini preliminari per il restauro delle sacrestie del Duomo di Grosseto fu scoperto un ambiente sotterraneo (ipogeo) quattro metri sotto l’attuale pavimento del coro. Una prima campagna di scavi svolta all’interno di questo vano portò al recupero di materiali di XVIII e XIX secolo.
Un anno dopo, l’apertura di un piccolo passaggio tamponato svelò una struttura circolare in mattoni, riempita da fango e materiale di diverso tipo: un pozzo di butto, ossia una antica discarica medievale. Allo straordinario rinvenimento seguirono ulteriori indagini archeologiche che permisero il recupero di tantissimi frammenti di ceramica di XIV-XV secolo, oltre a resti di pasto, piccoli preziosi, manufatti in osso, in metallo e in vetro: i protagonisti di questa mostra…

Se vuoi leggere l’articolo, pubblicato sul numero di ottobre 2019 di Maremma Magazine, alle pagine 26-29, acquista la tua copia cartacea in edicola oppure la versione digitale, on line! Clicca QUI