Enologia, quando la tecnologia aiuta le imprese del vino contro la burocrazia

Enologia, quando la tecnologia aiuta le imprese del vino contro la burocrazia

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“Nuove disposizioni legislative nel settore vitivinicolo e tutela dei vini a denominazione”. Questo il titolo del convegno che si è svolto il 12 giugno scorso presso la sede della Cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano organizzato da Sistemi Grosseto per fare il punto sulle novità normative che stanno interessando le imprese del vino.

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Si è svolto a Scansano il 12 giugno scorso presso la sede della Cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano un importante convegno organizzato da Sistemi Grosseto in collaborazione con la stessa Cantina dei Vignaioli.
L’intento è stato quello di fare il punto sulle “Nuove disposizioni legislative nel settore vitivinicolo e tutela dei vini a denominazione” che regolamentano la materia come da D.M. n. 293 del 20 Marzo 2015 recentemente entrato in vigore.

L’iniziativa ha visto la partecipazione di qualificati relatori, chiamati ad illustrare le ultime novità normative che stanno interessando il mondo enologico.
Il primo ad intervenire è stato Benedetto Grechi, presidente della Cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano che ha parlato di quanto sia insopportabile oggi la burocrazia per le aziende enologiche. “Oggi – ha detto – è paradossalmente più complicato produrre vino, che armi e munizioni! Auguriamoci una semplificazione rapida delle leggi e procedure. Comunque il futuro è dell’informatica, speriamo che ci aiuti”.
Quindi è stata la volta di Giacomo Pondini, direttore del Consorzio Tutela del Morellino di Scansano che ha parlato di “Tutela e promozione del vino Morellino di Scansano” ed in particolare di vigilanza, promozione e dell’evoluzione del ruolo del Consorzio di Tutela dal 1992 ad oggi.

Successivamente il convegno è entrato nel vivo con l’intervento di Salvatore Alberino di ICQRF Toscana e Umbria Ufficio Dirigenziale di Firenze, cui è spettato il compito di approfondire il tema della “Dematerializzazione dei registri nel settore vitivinicolo”. In particolare Alberino ha parlato delle novità introdotte dal D.M. MIPAAF n. 293 del 20/03/2015 (che avvia l’iter che porta alla dematerializzazione dei registri vitivinicoli come previsto da “Campolibero”, il nuovo programma del Governo per il rilancio dell’agroalimentare italiano) e della corretta compilazione dei registri vitivinicoli, cercando anche di contestualizzare la norma. Attualmente è in corso di avviamento una fase sperimentale. Dal 1 agosto 2015 vi sarà la possibilità di utilizzare il registro telematico in via sperimentale; dal 1 gennaio 2016 gli operatori dovranno tenere esclusivamente il registro telematico. “Al di là degli aspetti tecnici – ha sottolineato Alberino – ciò che preme evidenziare è il fatto che le linee guida della pubblica amministrazione sono sempre più rivolte al conseguimento di due risultati: diminuire i costi ed aumentare i controlli”.

Subito dopo, proprio nell’ottica di illustrare al meglio tutte le novità del settore e soprattutto di fornire anche delle indicazioni pratiche sugli strumenti operativi utili e necessari per stare correttamente dentro le regole, è intervenuto Massimo Marietta, responsabile del settore Sviluppo Enologia di Sistemi spa che ha offerto interessanti spunti di riflessione, per certi versi anche di natura filosofica e copernicana, cercando di far capire come in questo quadro un gestionale può essere d’aiuto ed anzi può alla fine rilevarsi pure un valore aggiunto per l’azienda che opera nel rispetto delle regole.
Il focus della sua relazione si è incentrato infatti sul tema “Gli strumenti informatici a supporto degli adempimenti normativi e telematici”. Il sistema informativo aziendale mette a disposizione numerosi strumenti e funzionalità per la gestione automatizzata degli adempimenti normativi di settore. In particolare, sono stati approfonditi argomenti importanti come quelli dei documenti di accompagnamento dei prodotti vitivinicoli (MVV), dei registri di carico/scarico vitivinicoli e nuova dematerializzazione nell’ambito del SIAN, del piano dei controlli vini DOP/IGP: gestione certificazioni vini a denominazione e relative fascette/contrassegni o della tracciabilità/rintracciabilità dei prodotti.
“Gli strumenti informatici – ha detto Marietta – ormai sono largamente utilizzati nella nostra vita privata e sono uno strumento di lavoro fondamentale nella quotidianità di un’azienda. Anche la Pubblica Amministrazione si sta aggiornando e con l’introduzione dei documenti vitivinicoli elettronici e la dematerializzazione dei registri di cantina, è stato effettuato un grande passo verso la semplificazione della burocrazia. Con l’avvento dell’informatizzazione è stato effettuato anche un tentativo di semplificare e migliorare i controlli da parte degli organismi preposti, senza opprimere ulteriormente gli operatori. Il tutto si baserà quindi su una maggiore trasparenza e maggior rigore del sistema. Sarà quindi necessaria maggiore attenzione nel rispettare le regole in merito alla corretta tenuta dei registri di cantina”.
“Il DM sulla dematerializzazione – ha sottolineato – non introduce solo una novità tecnologica, ma evidenzia un passaggio significativo ovvero che cambieranno anche i processi aziendali e diverse abitudini oggi consolidate nelle aziende vitivinicole. In sostanza, dovrà essere ripensato il modo di intendere i ‘registri’ in azienda”.
Se questo è il quadro che fare? Due le strade: subire i cambiamenti imposti dal legislatore in modo passivo col rischio di rimanere schiacciati dalla burocrazia oppure tentare di volgere le novità introdotte a proprio vantaggio facendole diventare strumenti di comunicazione della qualità del prodotto.
“Grazie alla tecnologia – ha aggiunto Marietta – si può arrivare alla tracciabilità del singolo collo della singola partita, un aspetto che potremmo portare a nostro vantaggio laddove si volesse far ricorso ad esempio all’inserimento del QR Code in ogni singola bottiglia con l’intento di evidenziare fasi produttive nel massimo della trasparenza. Grazie a questo semplice strumento avremmo la possibilità di presentare e comunicare in modo straordinario cosa c’è esattamente dentro una bottiglia di vino, un valore aggiunto che in un mercato globalizzato può certamente fare la differenza. Naturalmente questo può avvenire solo se tutti i passaggi produttivi in vigna ed in cantina sono stati correttamente registrati”.
Quindi se regole rigide devono essere, che almeno siano per una volta indirizzate a proprio vantaggio al fine di sottolineare (e sul serio) la qualità del vino da comunicare nel modo più semplice e corretto. La burocrazia a servizio delle imprese? Una sfida ardua, che se non altro sposta un po’, anzi parecchio, la prospettiva (è la rivoluzione copernicana di cui si parlava prima), ma non impossibile da vincere. Proprio grazie alla tecnologia.

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Maremma Magazine – Luglio 2015 – Sistemi