Il Pollo in fricassea, un piatto desueto, ma decisamente delicato e...

Il Pollo in fricassea, un piatto desueto, ma decisamente delicato e appetitoso

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È un piatto forse desueto soprattutto per la tipologia della cottura, ma decisamente delicato
e appetitoso quello che presentiamo questo mese nel nostro consueto spazio dedicato alla buona cucina e alle bontà in tavola. Parliamo del Pollo in fricassea una ricetta toscana, probabilmente con origini francesi, come molte altre ricette

di Alissa Mattei

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Il Pollo in fricassea è una ricetta che da molto tempo volevo proporre, ma varie sollecitazioni mi avevano spinto verso altre preparazioni; finalmente ho deciso di attivarmi e dunque di preparare il pollo in un modo desueto che forse molti giovani non conoscono nemmeno.
Il significato di fricassea o di fricassée in francese è il modo di cuocere la carne, oltre che pollo, coniglio, agnello, maiale, animelle, frattaglie, verdure e pesce: insomma praticamente molti tipi di carni, pesci e verdure.
Il termine fricassée deriva dal latino “frixura” che vuol dire rosolare; infatti la carne va rosolata con olio, addizionata di vino per una cottura lenta ed alla fine la preparazione va completata con qualcosa di particolare cioè limone e tuorlo d’uovo, insieme a prezzemolo ed altre erbe aromatiche.
L’aggiunta di uovo e limone dona un sapore molto delicato ed appetitoso.
In casa mia si faceva raramente, ma ho sempre saputo che era una ricetta toscana, probabilmente con origini francesi, come molte altre ricette.
La preparazione “fricassea” è molto versatile e dunque potete applicarla anche per preparare per esempio i carciofi che in questo periodo dell’anno vengono proprio a fagiolo.

Ingredienti per 6 persone

Pollo                       1
Vino                    2 bicchieri
Cipolline fresche            3
Uova tuorli                4
Limone                 2
Olio extra vergine            100 g
Farina                    qb
Prezzemolo                qb
Sale                     qb

Preparazione  

Per prima cosa comprare un pollo di quelli veri che trovo solo ad alcuni fornitori speciali, farlo tagliare in pezzi piccoli. Prima rosolare con olio extra vergine in una casseruola le cipolle che formano una base di soffritto ed addolciscono il tutto, poi mettere i pezzetti di pollo leggermente infarinati; rosolare a fuoco alto fino a che non diventano belli dorati, girando di tanto in tanto, aggiungere quindi vino bianco e coprire con un coperchio e cuocere a fuoco basso per circa mezz’ora. Aggiungere il sale.
Togliere il coperchio e continuare a fuoco più forte per ritrovare il colorito del pollo.
Raggiunta la cottura del pollo (il tempo di preparazione a volte dipende dal tipo di pollo) togliere dal fuoco ed aggiungere l’uovo con il limone spremuto e sbattuto, cercando di girare velocemente in modo che l’uovo non si rapprenda, versare sul vassoio di portata ed aggiungere il prezzemolo tritato finemente.
L’uso della farina, delle cipolle, del vino, del limone e delle uova permettono di formare un sughetto molto morbido, cremoso ed avviluppante che rende il pollo molto tenero.

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