Santa Lucia, la bella storia enologica della famiglia Scotto

Santa Lucia, la bella storia enologica della famiglia Scotto

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Fatica, sudore, impegno e determinazione. E soprattutto qualità. C’è un po’ tutto questo dietro (e dentro) un’importante azienda vitivinicola di Maremma che presentiamo in questo spazio dedicato ai “protagonisti dell’enogastronomia maremmana”. L’azienda in questione si chiama Santa Lucia, un nome che si lega a doppio filo con quello della famiglia Scotto viticoltori autoctoni da generazioni

Una bella realtà enologica oggi guidata dai fratelli Luca e Lorenzo Scotto nel solco tracciato dal padre Luciano già a partire dai primi anni Ottanta del Novecento

di Celestino Sellaroli

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Una famiglia unita che ama la propria terra – in modo quasi viscerale – e che si è buttata anima e corpo in un progetto imprenditoriale e di vita incentrato sul vino, sull’accoglienza e più in generale sull’enogastronomia avviato diverse generazioni fa da genitori, nonni, bisnonni e forse anche trisavoli, e strutturatosi sempre di più con l’andare del tempo.
Può essere questa una delle possibili sintesi di una bella realtà enologica di Maremma che fa capo ad un nome conosciutissimo in tutta la provincia di Grosseto ovvero la famiglia Scotto, una delle poche autoctone ad operare nel settore enologico. Già perché ormai il trend è quello che vede la maggior parte dei produttori come persone in arrivo da altri luoghi – spesso letteralmente folgorate dall’incontro con la Maremma – con in testa l’idea di investire e di scommettere sul futuro vitivinicolo di una zona dalla forte vocazione enologica. Per la famiglia Scotto invece il discorso è diverso. Le radici (solide) affondano nell’identità culturale della terra dei butteri e non da ieri, ma come si diceva, da generazioni.
L’azienda in questione – inutile quasi sottolinearlo – si chiama Santa Lucia. Il fulcro si trova nel Parco Naturale della Maremma, oasi incontaminata della Toscana e zona di produzione del Morellino di Scansano più vicina alla costa, ma la localizzazione si estende anche su altre porzioni di territorio della provincia di Grosseto nei comuni di Orbetello, Magliano in Toscana e Monte Argentario.

La storia
Una storia ultradecennale, anzi ultracentenaria, si diceva. Ed in effetti è così. «L’ingresso della nostra famiglia nel mondo vitivinicolo – sottolinea Luca Scotto direttore commerciale e marketing che con il fratello maggiore Lorenzo enologo dell’azienda ha raccolto il testimone lasciato dal padre Luciano, ideatore e fondatore del progetto, scomparso qualche anno fa – risale al 1898 anno a cui risalgono i primi documenti di compravendita di uve provenienti dallo storico vigneto, ancora oggi in produzione, sul Monte Argentario. Per molti anni la nostra famiglia e gli antenati Scotto hanno prodotto solo uva, che veniva poi venduta».
La svolta arriva nel 1980 grazie alla «grande passione e tenacia – sottolineano Luca e Lorenzo – di nostro Babbo, Luciano, che portò la prima vendemmia in bottiglia, facendo di fatto nascere l’azienda Santa Lucia. Quella che per lui era una grande passione ed anche intuizione, diventò pian piano un secondo lavoro, che con la volontà di noi figli di rimanere in azienda, portò passo dopo passo a crescere ogni anno di più e ad investire in questo settore e nella nostra terra d’origine, la Maremma, nel nostro vino di riferimento, il Morellino di Scansano, fino a diventare l’attività principale di tutta la nostra famiglia».
«Adesso – aggiungono Luca e Lorenzo – l’azienda conta 35 ettari di vigneto tra cui Sangiovese – Morellino, Vermentino, Ansonica, Alicante, Merlot, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot, per una produzione annua attuale di 150.000 bottiglie. L’obiettivo comunque è quello di arrivare ad imbottigliare tutto quello che i nostri vigneti producono senza dover poi attingere esternamente. Questo per mantenere uno standard qualitativo elevato del prodotto, un controllo capillare e diretto su tutte le fasi di produzione, dal vigneto alla bottiglia, per mantenere quelle che sono le origini, la natura ed i principi cardine su cui siamo nati, cresciuti e tutt’oggi ci basiamo».

La filosofia
La grande cura delle varie fasi del processo produttivo è uno degli aspetti che maggiormente saltano agli occhi.
«Produrre vino per noi – precisano Luca e Lorenzo –, significa fare raccolti esclusivamente selezionati e produzioni per ettaro sempre molto contenute, in terreni vocati. I nostri vigneti si dislocano praticamente lungo 3 comuni diversi e questo ci ha consentito di scegliere dove poter impiantare le diverse tipologie di vitigno in base al terreno che più gli si addiceva, sia come composizione del suolo che come esposizione solare, oltre che per rispettare ovviamente i disciplinari di produzione delle DOC e DOCG. Così, nel comune di Magliano in Toscana produciamo la denominazione più importante e riconosciuta della Maremma il DOCG Morellino di Scansano “Tore del Moro”, “Tore del Moro Riserva” ed “A’Luciano”, ed anche i DOC Maremma Toscana Rosso “Betto” e DOC Maremma Toscana Cabernet Sauvignon “SL”. L’Ansonica viene prodotta ancora in parte dallo storico vigneto di famiglia a terrazze sul Monte Argentario a 300 metri s.l.m. Infine nel comune di Orbetello produciamo le diverse tipologie della DOC Maremma Toscana Vermentino “Brigante”, Sangiovese “Losco” e Vin Santo “Graticcio”».

La cantina
Niente qui è lasciato al caso. «La vendemmia – sottolineano ancora Luca e Lorenzo – avviene per molte delle uve ancora manualmente in cassette trasportate, in maniera costante ed appena riempite, in cantina per la lavorazione, in modo da conservare intatte tutte le caratteristiche di ogni singolo acino d’uva, ed evitare deterioramento e ossidazione precoce».
Un grosso passo in avanti nell’ottica di migliorare ancora di più la qualità dei prodotti è stato fatto con la costruzione della nuova cantina, iniziata nel 2008, che ha ospitato la sua prima vendemmia nel 2010.
«Questa struttura ha portato ad una gestione dei processi produttivi ed un’organizzazione degli stessi all’avanguardia, permettendoci di usare i più moderni processi di vinificazione e affinamento nel massimo rispetto delle più antiche tradizioni. L’utilizzo della tecnologia non corrisponde per forza ad un abbandono delle vecchie tradizioni, ma anzi serve proprio ad integrarsi ad esse, consentendo di sfruttare a pieno la materia prima grazie alla modernità dei processi di lavoro».

I vini
«Da sempre crediamo nella Maremma come traino per tutto il nostro settore». Può bastare già questo per sintetizzare la filosofia aziendale che sta alla base della produzione enologica davvero variegata. «I vini che produciamo sono di 10 tipologie di cui 7 strettamente legate al territorio, alla Maremma. Tra questi ovviamente quelli legati al Morellino di Scansano DOCG, prodotto in tre varianti in base alla tipologia di affinamento, con una versione classica (affinata solo in acciaio), “A’Luciano”, una prima selezione (affinata per un breve periodo anche in legno) “Tore del Moro” ed infine la pregiata Riserva (affinata 14 mesi in botte di rovere) “Tore del Moro Riserva”. Le altre quattro produzioni legate al territorio sono: le due Ansonica in purezza “Santa Lucia” ed “Eroica” (di quest’ultima etichetta ci siamo occupati nello spazio “Il vino del mese” del numero di giugno, ndr), il Vermentino in purezza “Brigante” ed il Vin Santo “Graticcio”, tutte DOC Maremma Toscana. A completare la gamma ci sono poi 3 vini di taglio bordolese (le DOC Maremma Toscana Rosso “Betto”, Sangiovese “Losco” e Cabernet Sauvignon “SL”). Questo per cercare di proporre un’offerta completa che possa intercettare le diverse preferenze dei mercati, in quanto il nostro obiettivo è quello di incrementare ed essere sempre più presenti sui mercati internazionali, per far conoscere e contribuire attivamente alla diffusione del brand Maremma e del Morellino di Scansano».

I wine tour
Il modo più semplice per apprezzare queste produzioni – soprattutto nel periodo estivo – è quello di visitare il wine shop aperto dal lunedì al sabato nella nuova struttura situata sulla Strada Statale Aurelia in loc. Collecchio al km. 163 (Bivio per Montiano, Magliano, San Donato, Saturnia) oppure partecipare ad un wine tour attraverso il quale è possibile visitare la cantina ed effettuare a seguire la degustazione dei vini abbinati ad un tagliere di prodotti tipici maremmani sulla Terrazza “Morellino”, con una vista che si estende dai vigneti di Morellino di Scansano fino al Mare dell’Argentario (prenotazioni al nr. 392 9506975). «I wine tour sono ormai una nostra costante in estate tesa a valorizzare il territorio ed i prodotti locali come i prodotti caseari del Caseificio Il Fiorino ed i salumi del salumificio Mori».

L’agriturismo
Ma Santa Lucia si diceva all’inizio non è solo vino. È anche accoglienza nella forma dell’agriturismo, situato a 2 km da Fonteblanda/Talamone e 15 Km da Grosseto e Orbetello, ai piedi del Parco Naturale della Maremma. Vicinissimo al mare di Talamone ed alle lunghe spiagge della costa, offre ai propri ospiti 6 camere con bagno, entrata indipendente, aria condizionata e cucina in comune. L’azienda dispone di area relax con ampio parco ed offre i propri prodotti che comprendono vini, olio extravergine e grappe, per vivere a pieno una vacanza in una vera tenuta di campagna dove l’agriturismo si integra alla perfezione all’attività vitivinicola principale dell’azienda.

Info
Azienda agraria Santa Lucia – Strada Statale Aurelia 264 (KM 161) – Fonteblanda (Orbetello) – Tel/Fax +39 0564 885474 cell. +39 392 9506975 | Web: www.azsantalucia.com | Mail: az.santalucia@tin.it | Facebook: slsantalucia | Instagram: azsantalucia

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Articolo pubblicato nel nr. di agosto 2017 di Maremma Magazine